Antro: il festival dei Campi Flegrei presenta “Gaius Plinius Secundus” al Castello Aragonese di Baia

Il Castello Aragonese di Baia si prepara a ospitare la quarta edizione del festival “Antro”, un evento dedicato alla cultura e alla storia del Parco archeologico dei Campi Flegrei. Sabato 7 settembre, l’attore RINO DI MARTINO sarà il protagonista dello spettacolo “Gaius Plinius Secundus – L’ultimo viaggio di Plinio il Vecchio”, un’opera che esplora la complessità della figura di Plinio il Vecchio in un contesto drammaturgico evocativo.

Il festival “Antro”: un evento di richiamo

Un palcoscenico per la cultura

Il festival “Antro”, che si tiene nel suggestivo scenario del Castello Aragonese, è dedicato a valorizzare il patrimonio culturale e archeologico dei Campi Flegrei attraverso un mix di teatro, danza e musica. Questa manifestazione è particolarmente apprezzata per la sua capacità di unire arte e storia, creando un legame profondo tra il pubblico e il passato. L’iniziativa è organizzata da “TTR Il Teatro di Tato Russo”, una compagnia nota per la sua attenzione alla drammaturgia contemporanea e per la sua versatile interpretazione di testi classici e moderni.

Una scadenza imperdibile

Il festival ha visto un incremento di interesse nel corso degli anni, attirando un pubblico sempre più vasto e appassionato. Quest’anno, con l’opera “Gaius Plinius Secundus”, gli organizzatori puntano a trasmettere non solo una narrazione storica ma anche a sollecitare riflessioni sull’ambiente e sulle sfide che esso affronta oggi. L’appuntamento è fissato per sabato 7 settembre alle ore 21.00, e si preannuncia un’esperienza coinvolgente che unirà qualità artistica e impegno sociale.

“Gaius Plinius Secundus”: trama e realizzazione

Una drammaturgia intensa

Il testo di “Gaius Plinius Secundus” è firmato da DIEGO SOMMARIPA, che ne cura anche la regia insieme a NOEMI GIULIA FABIANO. L’opera si basa sulla figura storica di PLINIO IL VECCHIO, un noto naturalista e scrittore romano, la cui morte è avvenuta durante l’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. La drammaturgia si snoda attorno a un sogno premonitore che Plinio vive mentre si avvicina a questo evento catastrofico, rimarcando l’importanza della memoria e della testimonianza, rappresentata dal nipote PLINIO IL GIOVANE.

Scenografia e coreografia

Non solo parole. Lo spettacolo sarà arricchito dalle coreografie di AURELIO GATTI e dall’interpretazione di danzatrici come LUCIA CINQUEGRANA ed ELISA CARTA CAROSI, che daranno vita a una messinscena visivamente incisiva, con scenografie realizzate dagli studenti dell’ACCADEMIA BELLE ARTI DI NAPOLI. I costumi, curati da FABIANA AMATO, e le musiche di MARCO SCHIAVONI contribuiranno a creare un’atmosfera immersiva in un contesto di profonda introspezione.

Temi e riflessioni alla base dello spettacolo

Relazione con la natura

Il lavoro di Sommaripa e Fabiano si distingue per la sua capacità di intrecciare le esperienze di Plinio con elementi naturali che non sono semplici sfondi, ma veri protagonisti. Ogni elemento – acqua, fuoco, terra e aria – viene presentato come un attore in scena, capace di influenzare le emozioni e il percorso narrativo. Questo approccio invita il pubblico a riflettere sull’importanza della relazione tra l’uomo e la natura, un tema di crescente rilevanza nel contesto attuale di crisi ambientale.

Un percorso di emozione e amore

Il viaggio di Plinio, interpretato da RINO DI MARTINO, si trasforma quindi in un percorso di amore verso la madre terra, rendendo visibile e tangibile ciò che spesso è invisibile. L’opera si propone non solo come un richiamo storico, ma come un’esperienza che provoca interrogativi sul nostro posto nel mondo, sull’eredità che lasciamo e sui cambiamenti climatici che influenzano il nostro presente e futuro.

La quarta edizione del festival “Antro” promette di essere un evento di grande spessore culturale, richiamando l’attenzione su temi che risuonano fortemente anche ai nostri giorni.

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Redazione