A Crispano, un comune in provincia di Napoli, si è consumata una drammatica storia di stalking culminata con un’aggressione violenta. La vicenda ha visto coinvolto un uomo di 43 anni, arrestato dai Carabinieri dopo avere pedinato e picchiato la sua ex moglie e il suo nuovo compagno. L’utilizzo di dispositivi di localizzazione ha segnato un preoccupante aumento di reati di questo tipo, di recente resi noti anche da casi simili nel mondo dello sport. L’episodio risale a lunedì 21 ottobre ed evidenzia un grave problema sociale legato alle relazioni abusanti e al controllo.
Negli ultimi tempi, la tecnologia ha aperto strade inaspettate, permettendo tra l’altro l’uso di dispositivi di localizzazione per scopi malevoli. Originariamente ideati per facilitare il rintraccio di oggetti e persone, questi tag GPS hanno cominciato a essere impiegati anche nei contesti più inquietanti, come quello dello stalking. In questo caso specifico, l’uomo voleva controllare ogni spostamento della sua ex partner, utilizzando un tag segreto posizionato nella sua automobile. Ciò ha reso possibile un monitoraggio costante della vita quotidiana della donna, privandola della sua libertà e portandola in una spirale di paura e ansia.
Storie simili hanno guadagnato attenzione nel recente passato; ad esempio, il calciatore del Napoli, Juan Jesus, riferì di aver trovato cinque tag nella sua auto, accentuando tale uso improprio della tecnologia come nuovo allarme sociale. Questo caso è emblematico di come la violenza di genere stia evolvendo, comportando una strumentalizzazione per il controllo e l’intimidazione, che può sfociare in aggressioni fisiche.
L’aggressione si è manifestata quando la donna, accompagnata dal nuovo compagno, si trovava nei pressi di un’attività commerciale a Crispano. Il 43enne, insieme al fratello, ha messo in atto un attacco violento. Armati di mazze e tubi di ferro, li hanno aggrediti senza alcun preavviso, trascinandoli fuori dall’auto. La brutalità dell’azione ha fatto emergere non solo l’intento di infliggere danno fisico, ma anche un’ulteriore umiliazione pubblica per le vittime.
Dopo aver perpetrato il pestaggio, l’uomo ha tentato di investire la sua ex moglie, che è riuscita a salvarsi solo gettandosi a terra. Questo gesto di disperazione è emblematico della paura costante vissuta dalla donna, vittima di un’escalation di violenza che ha avuto origine dai tentativi di controllo esercitati dal suo ex compagno. La scena è stata il risultato di una relazione malsana, culminata in un atto non solo premeditato ma con un palese intento di vendetta.
Dopo la violenta aggressione, la vittima ha chiesto immediatamente aiuto, contattando il numero di emergenza 112. L’intervento dei Carabinieri della compagnia di Caivano è stato rapido e determinante. Gli agenti sono riusciti a rintracciare l’auto dell’aggressore, arrestando il 43enne sul posto e denunciando il fratello. Le forze dell’ordine hanno proceduto anche alla perquisizione del veicolo della donna, trovando il tag di localizzazione che aveva permesso al suo ex compagno di seguirla senza essere notato.
L’arresto è avvenuto con l’accusa di atti persecutori, lesioni personali e maltrattamenti, segno di come la giustizia sia pronta a intervenire in situazioni di violenza di genere. La donna, gravemente ferita, è stata trasportata in ospedale per ricevere le cure necessarie. La rapidità delle indagini e l’efficace risposta delle autorità rappresentano uno step importante nella lotta contro lo stalking e la violenza domestica, fenomeni purtroppo ancora diffusi e sottoreportati.
La vicenda di Crispano offre spunti di riflessione sul bisogno di sensibilizzazione rispetto ai temi della violenza di genere, del stalking e dei rischi legati all’abuso della tecnologia. La società è chiamata a reagire e a proteggere coloro che si trovano in situazioni di vulnerabilità.