Arrestato il boss mafioso Salvatore Mari: colpo dei carabinieri a Castel Volturno

Salvatore Mari, noto come ‘o Tenente‘, è stato arrestato dai carabinieri a Castel Volturno, mettendo fine a un periodo di latitanza durato otto mesi. Il boss del clan Abbinante, ricercato per un’ordinanza di custodia cautelare, si trovava in compagnia di due incensurati e utilizzava un’auto “staffetta” per assicurarsi di non essere intercettato. Il suo arresto segna un importante passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata nel Casertano.

Le precauzioni di Salvatore Mari

La strategia di fuga e gli spostamenti furtivi

Salvatore Mari, 47 anni, è stato un protagonista di primo piano nel clan Abbinante di Scampia, noto per la sua capacità di eludere le forze dell’ordine. Da quando è diventato latitante, il 7 novembre 2023, si era reso irreperibile, sfuggendo a un blitz che aveva visto l’arresto di altre 36 persone coinvolte nel clan. Mari aveva preso numerose precauzioni per garantire la sua sicurezza: infatti, si muoveva sempre in compagnia di persone incensurate e utilizzava una Minicooper gialla, mentre un’altra vettura “staffetta” lo seguiva per monitorare eventuali controlli delle forze dell’ordine.

La sua fuga era stata per un certo periodo assistita da un congegno di sicurezza semplice ma efficace: facendo da “scudo” con auto non compromesse, riusciva ad anticipare i controlli e a eludere l’attenzione. Gli investigatori, che lo avevano localizzato inizialmente nel rione Monterosa, una delle roccaforti del clan, hanno però dovuto affrontare il problema di una figura in grado di muoversi agilmente sul territorio. Mari si è spostato costantemente, rendendo difficile la sua cattura.

L’intervento decisivo dei carabinieri

L’operazione di arresto a Giugliano in Campania

Nella notte del suo arresto, Mari stava percorrendo via Ripuaria a Giugliano in Campania. I carabinieri, operando con precisione e preparazione, avevano anticipato i movimenti del boss. Grazie a indagini accurate e all’impiego di tecniche avanzate come il “web patrolling“, erano riusciti a ottenere informazioni cruciali sul suo nascondiglio e sui suoi spostamenti.

Grazie all’azione coordinata tra il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli e la Compagnia Stella, i carabinieri hanno fermato entrambe le vetture coinvolte, assoggettando i passeggeri a un controllo approfondito. Malgrado le precauzioni di Mari, la prontezza e la preparazione delle forze dell’ordine hanno fatto la differenza, portando così alla cattura del boss e dei suoi aiutanti.

Il covo di Castel Volturno

Scoperte all’interno della villetta

Il covo di Salvatore Mari è stato rintracciato in una villetta a Castel Volturno, dove i carabinieri hanno trovato anche altre due persone incensurate. Durante la perquisizione dell’immobile, gli agenti hanno scoperto diversi elementi che attestano il tentativo di Mari di nascondersi dal momento delle sue evasioni. Tra gli oggetti rinvenuti, vi erano 500 grammi di marijuana, quasi 10.000 euro in contante, un lampeggiante e manette, insieme a finte palette e parti di uniformi che imitano quelle delle forze di polizia.

Queste scoperte non solo inchiodano Mari a varie incriminazioni, ma rivelano anche le modalità di operazione e le precauzioni adottate da lui e dai suoi complici. Gli altri sei incensurati presenti nella casa sono stati denunciati per favoreggiamento, sottolineando come la rete del clan Abbinante operi in modo sotterraneo e coordinato. Mari è adesso rinchiuso nel carcere di Secondigliano, in attesa di nuove decisioni della magistratura.

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