Arrestato tentativo di introduzione di droga nel carcere di Poggioreale: 200 grammi scoperti

Una recente operazione della Polizia Penitenziaria ha portato alla luce un tentativo di traffico di sostanze stupefacenti all’interno del carcere di Poggioreale, in Campania. Questo evento evidenzia l’impegno del personale penitenziario nella lotta contro il narcotraffico e il crescente fenomeno dei contrabbandi nei penitenziari.

La scoperta del pacco contenente droga

Il tentativo di introduzione di 200 grammi di sostanza stupefacente è avvenuto quando un uomo, spacciandosi per un cugino di un detenuto, ha cercato di consegnare un pacco nel carcere. Tuttavia, grazie ai rigorosi controlli effettuati dagli agenti di polizia penitenziaria, il pacco è stato esaminato in modo approfondito, rivelando al suo interno la sostanza stupefacente. Successivi accertamenti hanno dimostrato che non esisteva alcun legame di parentela tra l’individuo e il detenuto.

Il segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, Tiziana Guacci, ha sottolineato l’importanza di questi controlli per garantire la sicurezza all’interno delle strutture penitenziarie. L’operazione ha reso evidente non solo l’efficacia del personale, ma anche il costante rischio a cui sono esposti nel tentativo di prevenire queste attività illecite.

Criticità organizzative e carenze nel personale

Nonostante i successi ottenuti, il carcere di Poggioreale deve affrontare sfide significative, tra cui una carenza di organico che si attesta a circa 200 unità. Questo deficit, unito al sovraffollamento che caratterizza la struttura – definita come la più affollata d’Italia – rende il lavoro del personale penitenziario ancor più difficile. Ogni giorno, infatti, vengono gestiti circa 500 colloqui e controllati altrettanti pacchi, aumentando la complessità delle operazioni di sicurezza.

Guacci ha evidenziato come l’elevato numero di colloqui e pacchi da esaminare metta a dura prova la capacità del personale di garantire un controllo puntuale e tempestivo. La professionalità e l’acume mostrati dagli agenti nella scoperta di questo tentativo di contrabbando sono, quindi, frutto di un lavoro incessante e di una grande dedicazione, nonostante le pesanti limitazioni con cui devono operare.

L’aumento dei tentativi di contrabbando a livello nazionale

Il fenomeno dell’introduzione di sostanze stupefacenti nelle carceri è in crescita anche su scala nazionale. Questo risultato preoccupante pone una luce su un problema sistemico, indicando la necessità di strategie più efficaci per contrastare il traffico di droga e materiali per comunicazioni illecite all’interno delle strutture penitenziarie.

Donato Capece, segretario generale del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria, ha confermato l’importanza delle operazioni come quella di Poggioreale, sottolineando il ruolo cruciale svolto dalla Polizia Penitenziaria, non solo nella sicurezza, ma anche nel processo di rieducazione e trattamento dei detenuti. La loro abnegazione e competenza sono imprescindibili per creare un ambiente più sicuro all’interno delle carceri italiane.

Questa operazione rappresenta un passo importante nella lotta contro il narcotraffico e fa emergere la determinazione delle forze penitenziarie nel mantenere il controllo e la sicurezza all’interno delle strutture detentive.

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Redazione