Una pericolosa truffa ai danni di una coppia di anziani a Padova si è conclusa con l’arresto di un 46enne originario di Napoli. L’uomo, catturato a Roma mentre tentava di fuggire a bordo di un treno diretto verso la sua città, è accusato di aver sottratto alla coppia ben 300mila euro tra denaro contante e gioielli. Gli agenti della Questura di Padova e del compartimento Polfer del Lazio hanno operato congiuntamente per garantire la cattura del malvivente, dimostrando l’efficacia delle forze dell’ordine nel contrastare le truffe.
La modalità operativa della truffa
Il raggiro perpetrato dal 46enne si basa su una tecnica nota nel mondo della criminalità, comunemente identificata come “falso incidente a un familiare”. In questa particolare vicenda, il truffatore ha seguito un piano che si è articolato in due fasi. Il primo contatto ha avuto luogo tramite una telefonata all’anziano, durante la quale il criminale ha tentato di convincerlo di essere coinvolto in un presunto reato legato a un veicolo a lui intestato. Il tono serio e l’urgenza della comunicazione hanno indotto la vittima a recarsi tempestivamente presso la caserma dei Carabinieri, credendo di dover chiarire una situazione grave.
Successivamente, una volta che la moglie dell’anziano era rimasta sola in casa, il truffatore ha effettuato una seconda telefonata. Questa volta, ha finto di essere un ufficiale incaricato di informare l’anziana che il loro figlio era stato arrestato e che per la sua liberazione era necessaria una cauzione immediata. Spaventata e in preda all’angoscia, l’anziana ha creduto alle parole del malvivente e ha preparato la somma richiesta, oltre a regalare gioielli di valore. La coppia, accortasi di essere vittima di un abile inganno non appena il truffatore si era allontanato, ha subito contattato le autorità competenti.
La cattura del malvivente
Dopo la segnalazione della coppia, la Questura di Padova ha avviato una rapida operazione di ricerca. Grazie alla descrizione dettagliata fornita dalla donna, gli agenti sono stati in grado di ricostruire l’identikit del truffatore. Le informazioni di base, che includevano la mezza età, un abbigliamento scuro e un’accattivante accentuazione campana, hanno fornito un valido riferimento per le forze dell’ordine.
A questo punto, è intervenuto il compartimento Polfer del Lazio, che con grande prontezza ha attivato una sorveglianza mirata sui treni in transito, in particolare quelli diretti a Napoli. Questo tempestivo intervento ha portato all’individuazione e al fermo del 46enne mentre si trovava a bordo di un treno fermo presso la stazione di Roma Termini. La descrizione fornita dalla vittima si è rivelata determinante e ha permesso agli agenti di riconoscere il soggetto in fuga.
La restituzione del bottino e gli sviluppi legali
Nella mattinata seguente, il nuovo arrestato è stato presentato al giudice del tribunale di Roma, che ha convalidato l’arresto e ha disposto il suo trasferimento in custodia cautelare presso un istituto penitenziario. Questo sviluppo legale sottolinea l’importanza di garantire giustizia per le vittime di reati tanto dannosi quanto spaventosi.
A Padova, gli agenti della squadra mobile, insieme ai colleghi della Polfer di Roma, hanno avviato la procedura di restituzione dei beni sottratti all’anziana coppia. La riconsegna di denaro e gioielli è un segno tangibile dell’efficacia del lavoro investigativo e un segnale di speranza per coloro che cadono vittime di tali crimini. La coppia ha già manifestato gratitudine nei confronti delle forze di polizia, riflettendo sulla vulnerabilità e sull’importanza di avere una risposta rapida e coordinata in situazioni di emergenza.