Una recente operazione delle forze dell’ordine a Pozzuoli ha portato all’arresto di importanti membri di un’organizzazione criminale attiva nel traffico di sostanze stupefacenti. La cattura di 19 individui, alcuni dei quali con forti legami con i clan di Marano e Pozzuoli, segna un passo significativo nella lotta contro il crimine organizzato in Campania, in particolare nelle aree di Licola Mare, Giugliano e Marano. Questo intervento, scaturito da un’indagine avviata nel 2019, sottolinea la determinazione della Procura di Napoli nel contrastare il narcotraffico e la criminalità organizzata.
l’operazione e gli arrestati
La scorsa settimana, i Carabinieri della compagnia di Marano hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Napoli. Tra gli arrestati figurano nomi noti nel panorama criminale locale, come Diego Vallozzi , Aurelio Castellano , Sandrino Castellano e Luciano Campus , tutti accusati di essere attivi nella gestione delle piazze di spaccio di Licola Mare. In totale, l’operazione ha portato all’arresto di 12 individui, mentre altri 7 sono stati posti ai domiciliari.
L’indagine che ha preceduto questi arresti è iniziata nel 2019, ma la strada verso la cattura di questi soggetti è stata tortuosa. Un’ordinanza simile era già stata emessa nel 2021, ma era stata rigettata prima dal Gip e successivamente dal tribunale del Riesame. La Procura di Napoli non si è data per vinta, presentando ricorso in Cassazione, che ha accolto la richiesta, ripristinando la validità dell’ordinanza di arresto. Questo è un chiaro segnale della volontà da parte della giustizia di combattere con fermezza il crimine organizzato.
un’organizzazione ben strutturata
Il gruppo criminale, noto come i “PUTEOLANI”, ha mostrato una notevole capacità di gestire il traffico di sostanze stupefacenti in modo organizzato e capillare. Tra i vari prodotti da loro commercializzati si annoverano hashish, marijuana, cocaina, crack e shaboo, la cosiddetta “droga dello stupro”. Questa particolare sostanza è stata recentemente ritrovata a seguito di un blitz che ha coinvolto Sandrino Castellano, segnale preoccupante della diffusione di hard drugs nella zona.
Le attività illegali del clan non si limitano solo alla vendita al dettaglio di sostanze stupefacenti, ma si estendono anche a operazioni di evasione fiscale e favoreggiamento della prostituzione. Inoltre, Diego Vallozzi e suo fratello Nicola erano già stati arrestati settimane fa per aver violato i domiciliari per partecipare a una festa di comunione, fingendo visite mediche. Questi comportamenti dimostrano non solo la determinazione da parte dei membri del gruppo di continuare le loro attività illecite, ma anche la sfida che la legge deve affrontare nella gestione di individui che sembrano non temere le conseguenze.
un colpo al narcotraffico
L’operazione ha rivelato ulteriori dettagli sull’organizzazione criminale, che si estende oltre i membri già arrestati. Altri 19 individui associati al clan sono emersi, alcuni dei quali risiedono a Marano e sono noti per le loro attività nel traffico di droga. Tra questi, Pasquale Carbone, Luigi Cesaro, Maurizio Esposito, e Gaetano Marrandino.
La rete di contatti e la solidità operativa di questo gruppo ha nuovamente evidenziato la necessità di un approccio coordinato tra forze dell’ordine e giustizia per neutralizzare le reti criminali attive nel territorio. Ogni arresto è un passo verso una maggiore sicurezza e una diminuzione del potere delle organizzazioni mafiose, ben radicate presso le comunità locali. Resta da vedere quale sarà il prossimo sviluppo in questa battaglia contro il crimine, ma gli ultimi eventi dimostrano una crescente assertività da parte dei magistrati e delle forze dell’ordine.