Come cambierà nel 2025 l’assegno di inclusione e chi ne avrà diritto. Ecco cosa prevede la nuova legge del governo Meloni.
L’Assegno di Inclusione è una misura di supporto economico introdotta dal Governo italiano con il Decreto-legge n. 48 del 2023, al fine di sostenere le famiglie in difficoltà economica e favorire l’inclusione sociale e lavorativa.
È stato pensato per sostituire il Reddito di Cittadinanza a partire dal 2024, con l’obiettivo di promuovere l’autonomia delle persone e stimolare l’ingresso o il reinserimento nel mercato del lavoro, supportando al contempo le famiglie più vulnerabili.
L’importo dell’Assegno di Inclusione dipende dal reddito del nucleo familiare e dalla composizione della famiglia stessa. L’ammontare varia in base a criteri specifici che prendono in considerazione il reddito e il patrimonio, ma anche le eventuali spese per disabilità, minori o altre situazioni particolari.
Per richiedere l’Assegno di Inclusione, le famiglie devono presentare domanda all’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) attraverso i canali online o recandosi presso gli uffici competenti.
Come funziona
Nel 2025, l’Assegno di Inclusione (Adi), che sostituisce il Reddito di Cittadinanza, rimarrà invariato rispetto alle disposizioni stabilite dal governo Meloni nel 2024. Tuttavia, a partire dal prossimo anno, alcune novità e conferme saranno rilevanti per chi intende fare richiesta del beneficio. L’Assegno di Inclusione continuerà ad essere un sostegno economico e di inclusione sociale, destinato alle famiglie che rispettano determinati requisiti di cittadinanza, residenza, situazione economica e adesione a un percorso personalizzato di attivazione sociale e lavorativa.
Il beneficio è sempre condizionato al possesso dei requisiti di cittadinanza e residenza, cioè il richiedente deve essere cittadino europeo o un cittadino di paesi terzi con permesso di soggiorno UE, risiedere in Italia da almeno cinque anni (di cui due continuativi) e dei requisiti economici, ovvero il nucleo familiare deve avere un ISEE non superiore a 9.360 euro e un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui.
Cosa cambia nel 2025
Ci sarà una conferma delle condizioni per l’accesso. Non ci saranno modifiche sostanziali rispetto ai requisiti di accesso, come quelli legati alla residenza, cittadinanza, e i limiti economici. L’unica modifica significativa prevista sarà legata a eventuali aggiustamenti annuali delle soglie ISEE o degli altri parametri economici che potrebbero subire lievi modifiche, ma non sono previsti cambiamenti radicali rispetto alle condizioni attuali.
Inoltre il sostegno a lungo termine, il 2025 vedrà infatti il consolidamento dell’Assegno di Inclusione come misura strutturale, con l’intento di garantire continuità per le famiglie in difficoltà economica, che necessitano di un aiuto non solo economico. Pertanto nel 2025 le famiglie che soddisfano i requisiti economici e sociali continueranno a ricevere l’Assegno di Inclusione, senza grandi novità, se non per eventuali piccole modifiche alle soglie economiche che verranno stabilite a inizio anno.