Assemblea pubblica a Barra dopo la morte di Santo Romano: i consiglieri chiedono azioni concrete

Un tragico evento ha scosso la comunità di Napoli Est: la morte di Santo Romano, ucciso a San Sebastiano al Vesuvio, ha riacceso l’attenzione sulla crescente presenza della criminalità organizzata nella zona. In risposta a questo fatto, i consiglieri comunali di Pd, M5S e Napoli Libera stanno proponendo un’assemblea pubblica e una seduta del consiglio dedicata alla lotta contro la camorra. Le iniziative sono orientate a riappropriarsi degli spazi pubblici e a sensibilizzare la popolazione, specialmente i giovani, sul rischio di cadere nell’illegalità.

L’appello alla mobilitazione della comunità

La richiesta di convocare una seduta del consiglio della VI Municipalità presso la piazza Bisignano a Barra è stata sottoscritta da ben diciassette consiglieri. Questi membri, rappresentanti di vari gruppi tra cui il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, sostengono che è essenziale affrontare il fenomeno della camorra e la crescente degenerazione della piazza, spesso identificata come un’area di spaccio. Durante un intervento, i consiglieri hanno enfatizzato come la presenza dello Stato sia fondamentale per il recupero degli spazi pubblici e per il rafforzamento della comunità.

In particolar modo, la zona di Barra è sotto pressione: gruppi di giovani si trovano a convivere con l’emarginazione sociale e possono risultare vulnerabili alle lusinghe della criminalità. La responsabilità di agire, secondo i consiglieri, non può essere procrastinata. Alessandro Fucito, presidente della VI Municipalità, ha confermato che ci sarà un’iniziativa pubblica, il cui formato verrà definito. L’obiettivo è richiamare l’attenzione sulla questione e coinvolgere attivamente la comunità.

La posizione delle istituzioni religiose

Anche le realtà ecclesiastiche del territorio hanno sollevato la necessità di una mobilitazione collettiva dopo l’omicidio di Santo Romano. Le chiese locali, che storicamente hanno rappresentato un punto di riferimento nei momenti di crisi, hanno espresso il desiderio di organizzare un’iniziativa pubblica che punti a risvegliare la coscienza sociale. Questo desiderio di unità e di impegno collettivo è significativo in una realtà complessa in cui gli spazi pubblici rischiano di diventare zone di conflitto piuttosto che luoghi di incontro e di crescita.

La collaborazione tra le istituzioni religiose e il consiglio di zona è fondamentale per attuare piani di prevenzione e sostegno. Le chiese hanno storicamente svolto un ruolo di mediazione e supporto e, con la loro voce, cercano di opporsi alla deriva sociale che la violenza porta con sé. La discussione è prevista per venerdì 8 novembre, e le aspettative sono elevate per un’iniziativa che travalichi le semplici dichiarazioni di intenti e si traduca in azioni concrete sul campo.

Proposte di azione da parte delle forze politiche

In merito all’assemblea pubblica richiesta, i membri di Pd e M5S hanno delineato la loro visione per un’iniziativa di grande impatto. In particolare, si auspica una seduta monotematica sulla camorra che si svolga direttamente a Barra, per inviare un messaggio chiaro e forte agli abitanti: lo Stato è presente e non lascia solo chi vive in situazioni di vulnerabilità. Patrizio Gragnano, portavoce del Movimento 5 Stelle, ha sottolineato l’importanza di segnalare la vicinanza delle istituzioni a una comunità che si sente in pericolo.

La proposta include anche l’idea di creare una ‘grande agorà pubblica’, un evento che coinvolga non solo le istituzioni ma anche le scuole e le parrocchie, al fine di costruire un fronte comune contro la criminalità. Diversi sono gli interventi previsti per stimolare la partecipazione dei cittadini e per rafforzare la rete sociale nel quartiere. Il periodo di isolamento e paura deve essere superato, e le azioni collettive rappresentano una risposta efficace per ridare speranza e sicurezza alla popolazione.

Le aspettative ora ricadono sulle istituzioni e sui loro rappresentanti affinché si attivino per implementare misure concrete che possano realmente fare la differenza nel recupero di Barra e nella lotta per un futuro più sicuro.

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Redazione