Nel corso dell’ottava giornata di Serie A, l’Atalanta ha ottenuto una vittoria fondamentale battendo il Venezia per 2-0. Questo risultato ha permesso alla squadra bergamasca di risalire nelle posizioni alte della classifica, mentre i lagunari si trovano a dover affrontare il dramma di una situazione sempre più critica. L’analisi della partita mette in luce aspetti decisivi, dalle scelte tattiche alle performance individuali, confermando l’Atalanta come una delle formazioni più temute del campionato.
Andata a segno: il primo tempo e i gol chiave
L’incontro si è aperto con un’Atalanta particolarmente aggressiva, sin dai primi minuti. Al nono minuto, un angolo guadagnato da Retegui ha portato al primo gol: il cross, che ha innescato una mischia nell’area del Venezia, è stato finalizzato da Pasalic, che ha siglato il vantaggio con un colpo di testa ravvicinato, approfittando dell’inesperienza del portiere Stankovic, al suo esordio in Serie A. Questo gol ha destabilizzato il Venezia, mettendolo subito sotto pressione.
Nei minuti successivi, l’Atalanta ha continuato a dominare il gioco, con De Ketelaere che ha cercato di raddoppiare con un gran tiro al 12′, fermato da una parata reattiva di Stankovic. Tuttavia, nonostante gli sforzi del Venezia, il furno dai soliti noti come Zampano ha rischiato di costare caro. L’Atalanta ha mostrato una certa vulnerabilità difensiva, ma il portiere Carnesecchi ha retaliato, negando il pareggio con un’altra parata decisiva.
Il primo tempo è proseguito con l’Atalanta che ha creato numerose occasioni, come il missile di Lookman che ha colpito la traversa. L’inerzia della partita era chiaramente a favore della Dea, mentre il Venezia lottava per trovare ritmo e costruzione di gioco. La mancanza di incisività offensiva e la scarsa efficacia delle conclusioni hanno sollevato preoccupazioni per la squadra di Di Francesco.
Il raddoppio dell’Atalanta e la reazione del Venezia
Il secondo tempo ha visto l’ingresso di Busio al posto di Ellertsson, una scelta strategica di Di Francesco per cercare di rivitalizzare l’attacco. Tuttavia, l’Atalanta ha punito immediatamente il Venezia per un errore difensivo: dopo due minuti, Candela ha commesso una leggerezza, permettendo a Retegui di segnare con un elegante pallonetto che ha trovato la rete. Questo gol ha messo ulteriormente in difficoltà il Venezia, che ha dovuto cercare nuove soluzioni per accorciare le distanze.
Nonostante l’Atalanta avesse raddoppiato, i lagunari hanno cercato di reagire. Duncan ha sfiorato il gol con un diagonale che è però terminato sul fondo, seguito da un’azione di Candela che, in un contesto favorevole, ha sprecato un’importante opportunità calciando alto sopra la traversa. La frustrazione era evidente, e Di Francesco ha deciso di giocarsi le ultime carte, inserendo Yeboah per dare più velocità e imprevedibilità all’attacco.
Gasperini ha controbattuto inserendo Zaniolo e Samardzic, amplificando il potenziale offensivo dell’Atalanta. Nonostante alcuni tentativi da parte del Venezia, la squadra non è riuscita a perforare la solida difesa atalantina, che ha gestito agevolmente il vantaggio fino al fischio finale. La vittoria ha confermato l’Atalanta come una delle principali contendente nel campionato, mentre il Venezia deve affrontare la sfida di recuperare terreno per risalire da una situazione sempre più complicata.