Le dichiarazioni rilasciate da Marten De Roon, centrocampista dell’Atalanta, ai microfoni di DAZN, offrono uno spaccato significativo sull’approccio della squadra nerazzurra in questo inizio di stagione. Nonostante un avvio promettente e prestazioni di alto livello, De Roon sottolinea l’importanza di mantenere i piedi per terra, evitando di farsi travolgere dall’entusiasmo e dalle aspettative legate al tanto ambito scudetto.
Record di presenze: un traguardo personale
Marten De Roon ha recentemente raggiunto un traguardo significativo nella sua carriera, diventando il giocatore con il maggior numero di presenze nella storia dell’Atalanta. Questo riconoscimento rappresenta un’importante pietra miliare per il centrocampista olandese, il quale però ha messo in evidenza il carattere collettivo della squadra. “È un grande onore per me,” ha dichiarato, evidenziando come il contributo individuale non possa prescindere dai risultati raggiunti dal team nel suo complesso. La sua carriera all’Atalanta è stata costellata di impegno e dedizione, fattori che gli hanno permesso di guadagnarsi un posto di rilievo nella formazione di Gasperini.
De Roon ha espresso la sua gioia per aver disputato “un partitone,” come lo ha definito, nella recente sfida contro il Napoli. Questo incontro è stato caratterizzato da un’ottima prestazione da parte della squadra, un fatto che ha aumentato il morale e le aspettative per il prosieguo della stagione. Nonostante il ricordo di questa riuscita sia fondamentale, il giocatore è consapevole che il cammino è ancora lungo e irto di sfide, ponendo l’accento su valori come il lavoro di squadra e la perseveranza.
La questione scudetto: un passo alla volta
Quando si parla di scudetto, Marten De Roon rimane cauto e riflessivo. “No, non pensiamo ancora allo scudetto. È una parola molto lontana da noi,” ha affermato, chiarendo la posizione della squadra. La mentalità che il centrocampista desidera trasmettere è quella di focalizzarsi sugli obiettivi immediati, senza lasciarsi influenzare da quella che sarebbe un’aspettativa prematura e potenzialmente deleteria.
La stagione di Serie A è lunga e ricca di insidie, e mantenere un profilo basso è essenziale per affrontare le difficoltà che si presenteranno durante il cammino. De Roon ha infatti sottolineato che “dobbiamo restare umili,” evidenziando come il successo richieda non solo talento, ma anche umiltà, determinazione e un approccio paziente. La squadra, secondo le sue parole, deve giocare “partita per partita,” affinché alla fine della stagione si possa fare un bilancio più chiaro sui risultati raggiunti.
L’atteggiamento di De Roon rispecchia quello di un gruppo consapevole delle proprie potenzialità ma anche dei propri limiti, focalizzandosi sull’importanza di ogni singola gara, valorizzando i progressi senza mai perdere di vista la realtà. Questo approccio potrebbe rivelarsi fondamentale per affrontare le avversità e continuare a costruire un percorso di crescita nell’ambito della competizione italiana.
La crescita dell’Atalanta e rimanere concentrati
Nel contesto attuale della Serie A, l’Atalanta si trova in un momento di crescita e sviluppo, approfittando delle esperienze accumulate negli anni precedenti. I successi delle passate stagioni hanno contribuito a costruire un’identità di squadra solida e un forte spirito di gruppo, elementi che sono stati essenziali nel corso del campionato. Le parole di De Roon evocano un senso di responsabilità condivisa e di consapevolezza che il percorso verso l’eccellenza richiede non solo talento, ma anche la capacità di affrontare le pressioni e le aspettative.
Con questi presupposti, la squadra dovrà affrontare sfide future mantenendo alta la concentrazione e l’impegno, elementi che hanno contraddistinto ogni partita fino ad ora. Questo approccio potrebbe fare la differenza nella lotta per un obiettivo ambizioso, trasformando le aspettative in risultati concreti. De Roon e i suoi compagni sapranno affrontare gli impegni futuri con la determinazione necessaria, rendendo ogni gara un’opportunità per dimostrare il proprio valore.