Nella prima giornata di Serie A, l’Atalanta si presenta con decisione sul terreno di gioco del Via del Mare, sconfiggendo il Lecce con un punteggio netto di 4-0. Nonostante le assenze e le difficoltà legate al mercato, la squadra di Gian Piero Gasperini dimostra il proprio valore, con prestazioni di alta qualità da parte di nuovi acquisti come Retegui e Brescianini. L’evento ha attirato anche la presenza dell’arcivescovo di Lecce, monsignor Seccia, ma non è bastato a invertire la sorte per i padroni di casa.
Debutto di Gasperini e le scelte di formazione
Lecce, strategia con i nuovi acquisti
Per il Lecce, l’allenatore Gotti opta per un approccio audace, schierando subito tre nuovi volti: Gaspar, Pierret e Morente. La formazione titolare include anche Rafia e Dorgu, con quest’ultimo spostato nel ruolo di terzino sinistro. Il nuovo acquisto Marchwinski parte dalla panchina, così come Coulibaly, mentre Krstovic viene scelto in attacco come unica punta. Queste scelte strategiche indicano un tentativo di rinnovamento e di dare garanzie a una squadra in cerca di punti fin dal primo match.
Atalanta, puntellata da nuove stelle
Dall’altra parte, il tecnico Gasperini presenta le sue novità. In attacco, debutto per Retegui e Brescianini, entrambi freschi di acquisto e desiderosi di lasciare il segno. Il tridente offensivo viene completato da De Ketelaere, mentre Pasalic e De Roon compongono il centrocampo, con quest’ultimo che arretra nella linea difensiva per compensare le assenze. Nonostante le assenze di Toloi e Zaniolo, l’Atalanta dimostra di avere una rosa profonda e competitiva.
Il match: analisi delle fasi di gioco
Primi minuti e apertura del Lecce
L’incontro si apre con uno spunto di ottimismo per i giallorossi: dopo soli 25 secondi, Rafia prova un tiro in porta seguito da un corner. Tuttavia, il Lecce non riesce a capitalizzare, ed è Ramadani, al 16′, a mancare una ghiotta occasione da fuori area. L’Atalanta, con l’ormai consolidata leadership di Gasperini, inizia a prendere in mano il gioco, sfiorando la rete con Zappacosta e De Ketelaere.
Il crollo del Lecce sotto i colpi della Dea
Il Lecce tenta di rispondere con Dorgu, che, sebbene abile in velocità, non riesce a inquadrare la porta. È un errore di Krstovic a cambiare le sorti del primo tempo: indeciso nel servire un compagno smarcato, consente all’Atalanta di avviare un contropiede letale. Zappacosta trova Retegui in area il cui tiro viene parato, ma Brescianini è pronto a ribadire in rete e portare gli ospiti in vantaggio al 35’. La situazione peggiora poco dopo, con un altro gol di Retegui che chiude il primo tempo sul 2-0 per gli ospiti.
Secondi 45 minuti: al Lecce manca lucidità
I cambi strategici di Gotti
All’inizio del secondo tempo, Gotti spera di riaprire il match effettuando due sostituzioni: dentro Banda e Coulibaly per Morente e Pierret. Ma l’incontro prende una piega decisiva al minuto 57, quando l’arbitro Massa assegna un penalty per un fallo su Retegui in area. Il numero 9 atalantino non perdona, segnando il suo secondo gol e portando il risultato sul 3-0.
L’esecuzione finale dell’Atalanta
Dopo il penalty, la Dea non si ferma: Pasalic innesca Brescianini, che segna la sua doppietta personale, calando il poker sul Lecce. La girandola di cambi da ambo le parti introduce giovani talenti, tra cui Federico Cassa e Marco Palestra, dando un tocco di freschezza alla gara. Nonostante gli sforzi del Lecce, tra cui un’opportunità di Banda parata da Musso, il match termina con una vittoria schiacciante per l’Atalanta, che avvisa il campionato sulle sue ambizioni.