La terza giornata della fase a gironi della Champions League ha visto l’Atalanta affrontare il Celtic a Bergamo in un incontro che si è concluso con un deludente pareggio a reti inviolate. Nonostante le aspettative, i nerazzurri non sono riusciti a superare la difesa ospite, segnando una partita che rimarrà negli annali della competizione per la sua mancanza di reti. La prestazione del Celtic, reduce da una pesante sconfitta contro il Borussia Dortmund, ha portato a una strategia difensiva impeccabile, impedendo agli avversari di concretizzare le occasioni create.
Le aspettative e le premesse dell’incontro
L’incontro tra Atalanta e Celtic ha attirato l’attenzione degli appassionati di calcio, con i nerazzurri che volevano sfruttare il fattore campo per ottenere tre punti fondamentali nel cammino verso le fasi successive della Champions League. Dall’altro lato, il Celtic, dopo la pesante sconfitta subita in Germania, era determinato a non subire gol, motivato a migliorare la propria immagine sul palcoscenico europeo.
La formazione guidata da Gian Piero Gasperini ha mostrato fin da subito un atteggiamento aggressivo, tentando di imporre il proprio gioco e avanzando con pressing costante. Il Celtic, dal canto suo, ha sacralizzato la propria area di rigore, adottando un’efficace linea difensiva che ha scombussolato i piani offensivi degli avversari. La partita si poneva come una vera e propria battaglia tattica, con entrambe le squadre che cercavano di ottenere un vantaggio, facendo leva sulle rispettive caratteristiche.
Momenti salienti della partita
Nella prima frazione di gioco, l’Atalanta ha avuto diverse opportunità per andare in vantaggio, ma si è imbattuta nella solidissima difesa del Celtic, guidata da un attento Schmeichel. Il primo grande brivido per gli ospiti è arrivato grazie a un colpo di testa di Mario Pasalic, che ha colpito la traversa, un chiaro segnale di come i nerazzurri stessero cercando di sfruttare il gioco aereo.
Pasalic è stato senza dubbio il giocatore più attivo della compagine bergamasca, impegnando più volte il portiere del Celtic. Una delle sue conclusioni, un destro potente dalla distanza, è stata bloccata con prontezza da Schmeichel, che ha confermato le proprie qualità tra i pali. Oltre a Pasalic, anche Retegui ha cercato di incidere, ma l’efficacia dei tentativi è stata neutralizzata dalla solidità difensiva avversaria.
La ripresa e il tentativo di riscatto dei nerazzurri
Nel secondo tempo, i ritmi della partita sono aumentati, con l’Atalanta che ha intensificato i propri sforzi nella ricerca di un gol che potesse dare la vittoria. La squadra di Gasperini ha messo in campo una maggiore propensione offensiva, creando una serie di situazioni potenzialmente pericolose, ma senza mai riuscire a superare la muraglia eretta dal Celtic.
Nonostante l’atteggiamento proattivo, gli errori di finalizzazione e le opportunità non convertite hanno caratterizzato la prestazione dell’Atalanta. La squadra, comunque, ha mantenuto la calma e ha riorganizzato la propria strategia cercando di sfruttare le corsie laterali. Il Celtic, dal canto suo, ha continuato a difendere con grande determinazione, appoggiandosi anche a contropiedi pericolosi, ma senza reali occasioni di segnare.
Un punto che non soddisfa
Il risultato finale di 0-0 non ha certo esaltato i tifosi, ma offre spunti di riflessione sia per l’Atalanta, che dovrà affinare l’aspetto offensivo per le prossime partite, sia per il Celtic, che ha dimostrato una tenuta difensiva considerevole. Entrambe le squadre dovranno ora ripartire dalle loro prestazioni, con l’obiettivo di migliorare le proprie posizioni nel girone di Champions League. La partita di Bergamo ha evidenziato la necessità di una maggiore incisività sotto porta, fondamentale in questa fase cruciale della competizione.