Il mondo dello sport paralimpico è costellato di storie emozionanti, di allenamenti intensi e di risultati che sfidano le aspettative. Durante il Festival dello Sport, due atleti eccellenti hanno condiviso le loro esperienze, mettendo in luce non solo i traguardi sportivi ma anche l’umanità che li caratterizza. Rigivan Ganeshamoorthy e Oney Tapia, insieme alla giovane Giuliana Filippi, hanno offerto una visione autentica della loro vita, ricca di sfide e di legami.
Rigivan Ganeshamoorthy: l’oro nel lancio del disco F52 tra emozioni e realismo
Rigivan Ganeshamoorthy ha conquistato l’oro nel lancio del disco F52 alle Paralimpiadi di Parigi 2024, una vittoria che rappresenta anni di dedizione e lavoro. Intervenuto al Festival dello Sport, l’atleta ha spiegato la sua quotidianità, sottolineando come sia una persona normale in grado di raggiungere risultati straordinari. “Ci alleniamo e arriviamo ai risultati come voi ‘normodotati'”, ha dichiarato, ribadendo che non si sentono supereroi ma piuttosto atleti che affrontano le stesse difficoltà degli altri.
Al ritorno a Dragona, il quartiere di Roma in cui vive, Ganeshamoorthy ha raccontato l’entusiasmo e la sorpresa della gente che lo ha accolto. Tuttavia, non è stato tutto rose e fiori: “Mi hanno assalito. Pure all’aeroporto mi hanno assalito,” ha spiegato, mostrando il lato umano del suo successo. La popolarità, a volte, può essere opprimente, e il campione si è trovato a confrontarsi con una folla che ha reagito con enfasi alla sua vittoria. “Mi hanno fatto più nero di quello che ero,” ha aggiunto, evidenziando la pressione che può derivare dalla fama.
Questa esperienza ha messo in evidenza come il trionfo sia accolto in modo differente a seconda del contesto e delle aspettative. Ganeshamoorthy invita i giovani atleti a considerare l’importanza di rimanere umili e vicini alle proprie radici, non dimenticando mai il valore del supporto familiare e della comunità.
Oney Tapia: il messaggio di pace e la comunità sportiva
Oney Tapia, medaglia d’oro nel lancio del disco F11 alle Paralimpiadi di Parigi, ha condiviso il palcoscenico con Giuliana Filippi, una giovane promessa. Tapia ha esortato il pubblico a riflettere su un aspetto fondamentale dello sport: “Siamo nati per vincere? Io penso che strada facendo impariamo a vincere.” Con umiltà, ha affrontato il tema della competizione, sottolineando che i successi non sono solo determinati da talenti innati, ma anche dalla perseveranza e dalla possibilità di imparare e crescere.
Nel suo intervento, Tapia ha parlato anche della scelta di indossare una mascherina con il messaggio “pace” durante le gare. Questo simbolo è diventato per lui un mezzo per esprimere un desiderio profondo: “Nei conflitti, alla fine sono sempre le persone che ci vanno di mezzo.” La mascherina, originariamente realizzata dalle sue figlie, è diventata un simbolo di amore e solidarietà, riflettendo la necessità di promuovere la pace in un mondo segnato da conflitti e violenze.
In un momento in cui gli sportivi spesso sono considerati solo atleti, Tapia invita a valorizzare la loro umanità e il loro impegno sociale. “Abbiamo bisogno di amore in questo mondo perché c’è troppa violenza,” ha affermato, suggerendo che lo sport può essere una piattaforma per comunicare messaggi positivi e promuovere valori fondamentali.
Giuliana Filippi: la giovane promessa e l’importanza del gruppo
Giuliana Filippi, la più giovane atleta alle Paralimpiadi di Parigi, ha avuto un ruolo speciale durante l’evento. Invitata sul palco da Tapia, ha descritto la sua esperienza in un ambiente inclusivo e stimolante. “A Parigi mi hanno trattato come se fossi una sorella minore. Mi hanno accolto a braccia aperte,” ha confessato, parlando del supporto ricevuto dai compagni di squadra e dallo staff.
Filippi ha messo in evidenza come l’unità all’interno della squadra sia un elemento cruciale per il successo. “Sono contenta del gruppo che si è formato e spero che continui a essere così per sempre,” ha aggiunto, rivelando quanto possa essere potente il legame tra gli atleti. Questo senso di comunità non solo sostiene gli atleti nelle competizioni, ma crea anche forti legami che trascendono il campo di gioco.
La testimonianza di Filippi rappresenta una nuova generazione di sportivi che guarda al futuro con speranza. La sua presenza alle Paralimpiadi è un simbolo di inclusione e di opportunità per giovani talenti che desiderano lasciare il segno nella storia dello sport. Con il supporto dei loro compagni e la determinazione a superare ogni ostacolo, gli atleti paralimpici continuano a ispirare con il loro spirito indomabile.