La gestione della sicurezza in ospedale e il rischio di infezioni correlate all’assistenza sono al centro dell’attenzione per il sistema sanitario italiano, con una particolare enfasi sulla situazione in Campania. Nel 2024, il convegno nazionale “Ospedale Sicuro” mira a confrontare esperti e autorità per affrontare queste problematiche emergenti, che coinvolgono tanto la sicurezza dei pazienti quanto quella degli operatori sanitari. La crescente incidenza di infezioni e gli episodi di aggressione contro il personale sanitario sono temi pressanti, che richiedono azioni concrete e strategie di prevenzione.
In Campania, le infezioni correlate all’assistenza colpiscono circa il 10% dei pazienti ricoverati, superando la media nazionale. Secondo i dati dell’Agenzia Regionale Sanità, nel corso del 2023 sono stati segnalati circa 1.500 episodi di infezioni ospedaliere, con un incremento del 12% rispetto all’anno precedente. Tra le infezioni più comuni figurano quelle del sito chirurgico, che costituiscono il 30% delle ICA registrate. Questa situazione è preoccupante non solo per la salute dei pazienti, ma anche perché mette in evidenza l’incidenza della resistenza antimicrobica, che in Campania rappresenta il 35% delle infezioni correlate all’assistenza, una percentuale superiore alla media europea.
Le strutture ospedaliere di Napoli e Salerno sono le più colpite da questo fenomeno, con casi che spesso risultano complessi e difficili da trattare. La crescente resistenza agli antibiotici pone inoltre interrogativi sull’efficacia delle terapie attuali, richiedendo un approccio a lungo termine per migliorare la sicurezza degli interventi chirurgici e ridurre l’incidenza di infezioni ospedaliere.
Il convegno ‘Ospedale Sicuro 2024‘ non si concentra esclusivamente sulle infezioni; un altro tema di rilevanza è la sicurezza degli operatori sanitari, fortemente compromessa da episodi di violenza. Tra il 2022 e il 2023, oltre 600 aggressioni, fisiche e verbali, sono state riportate nelle strutture sanitarie campane, con un incremento del 25% rispetto agli anni precedenti. Gli ospedali di Napoli, Caserta e Salerno sono particolarmente a rischio e la situazione preoccupa non solo per il benessere degli operatori, ma anche per la qualità dell’assistenza fornita ai pazienti.
La violenza in ambito sanitario evidenzia la necessità di implementare strategie di protezione e formazione per il personale, al fine di garantire un ambiente di lavoro sicuro e supportivo. Il confronto tra esperti al congresso rappresenta un’opportunità per discutere misure concrete per affrontare questa situazione critica.
Il convegno, che giunge alla sua 21esima edizione, si propone di avviare un confronto approfondito su come affrontare l’aumento delle infezioni ospedaliere e la violenza contro gli operatori. La professoressa Maria Triassi, Direttore del CIRMIS dell’Università di Napoli Federico II, ha sottolineato l’importanza di un approccio integrato che prevede non solo la formazione del personale, ma anche la sensibilizzazione della popolazione riguardo ai problemi della sicurezza in ospedale.
Durante l’evento verrà presentata l’offerta formativa annuale, sviluppata in collaborazione con il Centro Interdipartimentale di Ricerca in Management Sanitario e Innovazione in Sanità. Questa iniziativa si propone di formare e aggiornare i professionisti del settore per migliorare la gestione della sicurezza in ambito sanitario, con l’obiettivo di creare un sistema che metta al centro i bisogni e la salute sia dei pazienti che dei lavoratori.
L’auspicio è che il convegno contribuisca a stabilire sinergie tra gli enti coinvolti, affinché misure concrete possano essere implementate per garantire una maggiore protezione degli operatori sanitari e una riduzione delle infezioni ospedaliere nella regione.