Napoli si prepara ad accogliere un aumento dell’imposta di soggiorno, un provvedimento volto a potenziare i servizi pubblici in vista del Giubileo del 2025. L’iniziativa, proposta dall’assessore al Bilancio Pier Paolo Baretta, si inserisce in un contesto di crescita del turismo, e prevede un incremento delle tariffe per diverse tipologie di strutture ricettive. Questo nuovo approccio ha come obiettivo quello di migliorare la qualità dei servizi offerti, rispondendo così all’alta domanda dei visitatori.
La rimodulazione delle tariffe di soggiorno
Il Comune di Napoli ha deciso di rivedere le tariffe per l’imposta di soggiorno a seguito del costante aumento del numero di turisti nella città . A partire dal Giubileo del 2025, che si prevede porterà un afflusso significativo di pellegrini e visitatori, si attende una rimodulazione delle tariffe delle strutture ricettive. Le nuove tariffe prevedono un aumento di 1 euro per gli hotel a 5 stelle e 5 stelle lusso, portando il costo a 6 euro a notte per gli ospiti. Gli hotel a 4 stelle subiranno un incremento a 5,50 euro, mentre le strutture extralberghiere e le locazioni brevi vedranno aumenti rispettivamente di 1,50 euro e 2 euro.
La nuova struttura tariffaria, valida fino al 31 dicembre 2025, è stata decisa considerando un’eccezione legislativa che consente ai comuni capoluogo di superare il tetto massimo di 5 euro per le imposte di soggiorno durante l’Anno Santo. Questo intervento è strettamente legato all’esigenza di assicurare che la città sia in grado di gestire un afflusso turistico maggiore e che i cittadini non debbano sopportare il peso dei costi associati all’accoglienza dei visitatori.
L’impatto sul turismo e sui servizi pubblici
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha evidenziato che la crescita del turismo non solo porta ricchezza al territorio, ma comporta anche un incremento della domanda di servizi. Manfredi ha affermato che è essenziale garantire la sostenibilità di questi servizi e che la maggiore entrata derivante dall’aumento dell’imposta di soggiorno non ricadrà esclusivamente sui residenti. “La programmazione di iniziative culturali e turistiche in vari quartieri della città è fondamentale per mantenere l’appeal di Napoli,” ha dichiarato, sottolineando un patrimonio che si estende dalla bellezza architettonica alla ricchezza enogastronomica.
L’aumento dell’imposta di soggiorno è previsto generare circa 9 milioni di euro di gettito. Questi fondi saranno prioritariamente destinati a potenziare i servizi di accoglienza per i turisti e a migliorare le infrastrutture destinate ai residenti, come i trasporti pubblici e il decoro urbano. Questo approccio mira a garantire che i benefici derivanti dall’aumento delle tariffe ricadano sull’intera comunità , non solo sui visitatori.
Le dichiarazioni degli assessori
L’assessore al Bilancio Pier Paolo Baretta ha illustrato le motivazioni alla base della revisione delle tariffe, spiegando che queste erano state fissate un anno e mezzo fa e ora necessitano di un aggiornamento in base ai crescenti flussi turistici e ai costi associati. Baretta ha confermato che l’aumento avverrà in modo differenziato, a seconda della tipologia di struttura ricettiva, in modo da alleviare al massimo il peso su gestori e lavoratori del settore turistico.
Teresa Armato, assessora al Turismo e alle Attività Produttive, ha sottolineato come i maggiori introiti saranno utilizzati per migliorare i servizi destinati sia ai turisti che ai cittadini. Armato ha messo in evidenza l’importanza di mantenere l’appeal di Napoli, legato alla sua storia, cultura e bellezze naturali. “Napoli non è solo una meta di passaggio, ma una città capace di offrire esperienze uniche,” ha detto, aggiungendo che il miglioramento dei servizi è essenziale per garantire che ciascun visitatore lasci la città con un ricordo positivo.