Aumento dell’imposta di soggiorno: Iaccarino avverte, il turismo rischia di subire un duro colpo

L’intento di innalzare l’imposta di soggiorno sta sollevando preoccupazioni tra gli operatori del settore turistico in Italia. Costanzo Iaccarino, presidente di Federalberghi Campania e Federalberghi Penisola Sorrentina, ha espresso forti preoccupazioni riguardo a questa proposta, che potrebbe compromettere seriamente la competitività delle mete turistiche del nostro paese. Con il turismo in gioco, viene messo in discussione non solo il benessere economico di un’intera regione, ma anche la qualità dell’offerta turistica.

Le implicazioni del possibile aumento dell’imposta di soggiorno

Uno scenario preoccupante per il settore turistico

Secondo Iaccarino, l’aumento dell’imposta di soggiorno rappresenta un passo indietro per il comparto turistico italiano. La proposta che circola nei corridoi del governo prevede la possibilità di applicare il balzello in tutti i 7.904 comuni italiani e, in particolare, di aumentarne l’importo. Questo significa, ad esempio, che una camera in un hotel a tre stelle, il cui costo è di 100 euro, potrebbe arrivare a costare fino a 10 euro in più per notte solo a causa di questa imposta. Il timore è che un simile intervento fiscale possa aggravare ulteriormente la situazione già critica del settore, rendendo le mete italiane meno accessibili in un momento in cui la concorrenza internazionale è sempre più agguerrita.

Effetti sull’occupazione e sul PIL

Il presidente di Federalberghi Campania ha sottolineato come il turismo rappresenti uno dei settori principali per la crescita del PIL e dell’occupazione in Italia. Aumentare la pressione fiscale su un settore che ha già compiuto enormi sacrifici per rimanere a galla dopo le crisi sanitarie e economiche degli ultimi anni è visto come un errore strategico. Iaccarino ricorda anche che il contratto collettivo nazionale di lavoro del settore ha subito un recente rinnovamento, comportando costi significativi per gli operatori. Questo porta a una riflessione sul modo in cui il governo può realmente supportare il turismo e i suoi lavoratori senza adottare misure che possano risultare soffocanti.

La richiesta di un sostegno fiscale diverso

Un appello al governo per una politica turistica sostenibile

In un momento storico così delicato, Iaccarino ha fatto appello al governo affinché riconsideri questa proposta di innalzamento dell’imposta di soggiorno. Secondo lui, il sostegno alle attività turistiche dovrebbe avvenire attraverso modalità di finanziamento alternative, piuttosto che attraverso aggravamenti fiscali proprio in un momento in cui la ripresa è in corso. È un richiamo alla necessità di strategie di lungo termine, che possano garantire il sostegno e la riqualificazione delle strutture ricettive.

Proposte per un fondo di riqualificazione

Federalberghi ha suggerito che una parte del gettito dell’imposta di soggiorno possa essere destinate a un fondo nazionale volto a sostenere la riqualificazione degli esercizi turistici. Questo fondo garantirebbe finanziamenti automatici e continuativi, permettendo alle imprese di migliorare i propri servizi e di restare competitive in un mercato globale in rapido cambiamento. La creazione di un simile strumento potrebbe rappresentare una soluzione concreta e benefica per il settore, contrastando l’effetto negativo dell’aumento fiscale e promuovendo una crescita sana e sostenibile.

Il turismo italiano, che rappresenta un volano fondamentale per l’economia, merita politiche lungimiranti e sostenibili. Lo sviluppo del settore dipende dalla capacità di adattarsi e di rispondere alle sfide del mercato, mantenendo sempre presente l’importanza di un rapporto equilibrato tra gli enti locali e le necessità del comparto turistico.

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Redazione