L’11 settembre 2024 segna due decenni dall’acquisizione ufficiale del Napoli da parte di Aurelio De Laurentiis. Da allora, il club partenopeo ha vissuto un percorso di crescita e trasformazione, diventando uno dei modelli di gestione nel football italiano. Tuttavia, la figura di De Laurentiis continua a essere soggetta a critiche e malintesi, a dispetto dei risultati raggiunti. L’articolo analizza i successi e le controversie che hanno caratterizzato la sua presidenza, ponendo l’accento su come il Napoli si sia distinto in un contesto calcistico spesso segnato da irregolarità.
La gestione di De Laurentiis: un modello di trasparenza
I successi sportivi
Dal suo insediamento nel 2004, De Laurentiis ha portato il Napoli a una nuova era sportiva. Sotto la sua guida, il club ha ottenuto uno scudetto, tre Coppe Italia e una Supercoppa italiana, traghettando la squadra da una grave crisi finanziaria a un consolidato status di top club. Questa evoluzione è stata accompagnata da un’eccellente gestione finanziaria, evitando i dissesti che hanno colpito molti rivali storici. L’attenzione dedicata ai bilanci ha permesso una crescita sostenibile, contrariamente a modelli più avventati.
Un contesto calcistico sfavorevole
È importante rilevare che la scalata del Napoli si è realizzata in un contesto di forte concorrenza, caratterizzato da scandali e gestione discutibili da parte delle altre big italiane. La Juventus, ad esempio, ha affrontato un tumultuoso percorso di scossoni legali a causa di Calciopoli e ha goduto di amnistie che hanno garantito la conservazione dei titoli. In parallelo, il Milan e l’Inter hanno navigato in acque tempestose, tra fallimenti accostati a dirigenti poco trasparenti, permettendo a De Laurentiis di emergere come un raro esempio di integrità.
Le controversie arbitrali e le anomalie nel campionato
Le ingiustizie percepite
Nonostante i successi, De Laurentiis e il Napoli hanno spesso lamentato situazioni di ingiustizia arbitrale. Citando episodi emblematici come la Supercoppa 2012 contro la Juventus, si evidenzia un contesto in cui decisioni discutibili hanno penalizzato il Napoli e favorito avversari in situazioni analoghe. La gestione degli arbitri e le interrogazioni su determinate scelte contestuali suscitano interrogativi sulla coerenza e sull’equità del sistema.
Esempi di decisioni controverse
Altri episodici rappresentativi includono lo scudetto 2017-18, conteso fino all’ultimo a causa di penalizzazioni arbitrarie, e il controverso quarto posto nella stagione 2020-21, che è stato inspiegabilmente trasformato in un quinto posizionamento. Queste situazioni hanno alimentato la percezione di disparità di trattamento tra il Napoli e le altre big del campionato, creando una narrativa di lotta contro il sistema piuttosto che celebrazioni per i successi conseguiti.
La retorica mediatica e l’immagine di De Laurentiis
Una leadership contestata
Nonostante i successi e la trasparenza, la figura di De Laurentiis risente di una narrazione mediatica ambivalente. Mentre celebrate le sue abilità gestionali, la stampa tende a ribadire le sue mancanze umane e la scarsità di affetto popolare. Questo scenario si riflette nella sua immagine di uomo d’affari senza compromessi, il che potrebbe giustificare la mancanza di stima anche di fronte ai risultati positivi.
L’assenza di riconoscimenti
La mancanza di riconoscimenti da parte dei media e di una parte del pubblico risalta in contrasto tra le lodi espresse nei confronti di altri presidenti, i cui club si sono trovati in contesti più critici. Si può argomentare che la narrativa attorno a De Laurentiis avrebbe dovuto comprenderne in modo più ampio il contributo al calcio italiano, sottolineando come la sua gestione possa fungere da esempio per altri club, nella pianificazione a lungo termine e nel rispetto delle normative del fair play finanziario.
Oggi, con il segno di una nuova era che si avvicina, il bilancio finale di vent’anni di presidenza di De Laurentiis è intriso di successi ma anche di controversie, rendendo imperativo un’analisi oggettiva e completa. Il rispetto delle regole e la capacità di fronteggiare avversità sono state caratteristiche distintive della sua gestione, augurandosi che un’analisi mediatica più equilibrata possa finalmente emergere.