Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha recentemente riflettuto sul suo ventennale percorso alla guida del club, utilizzando la presentazione della partnership con Acqua Sorgesana come un palcoscenico per esprimere sia la sua emozione personale sia la sua visione per il futuro del calcio italiano. Con l’ombra dell’influenza dei fondi d’investimento sullo sport, De Laurentiis ha sottolineato l’importanza del ritorno a una gestione imprenditoriale autentica, chiarendo i suoi progetti per il club e l’infrastruttura sportiva.
il modello di gestione di de laurentiis
un’imprenditorialità autentica
Aurelio De Laurentiis ha messo in evidenza la necessità di un approccio imprenditoriale sostenibile per il calcio italiano. Durante il suo intervento, ha sottolineato come il suo modello di gestione si distacchi nettamente dall’approccio dei fondi d’investimento. Questo, a suo avviso, ha contribuito alla stagnazione del calcio nella penisola: «Io non ho mai fatto debiti, questo è stato il mio mantra», ha dichiarato il presidente, enfatizzando la sua volontà di mantenere il Napoli su una rotta di crescita e sviluppo senza compromettere la stabilità finanziaria.
In questo contesto, De Laurentiis ha rifiutato l’idea di considerare il Napoli solo un bene da vendere, affermando piuttosto la sua intenzione di costruire un’eredità per i tifosi e la città. La sua visione va oltre il campo e si estende alla creazione di un’esperienza coinvolgente per i fan, all’interno di un ambiente sano e produttivo.
il futuro del san paolo: sfide e opportunità
Una delle questioni principali affrontate da De Laurentiis è la riqualificazione dello stadio Maradona, un impianto cruciale per il club soprattutto in vista degli Europei del 2032, che l’Italia organizzerà congiuntamente alla Turchia. «Siamo in attesa del via libera del Comune alla vendita dello stadio», ha dichiarato, accennando ai piani per trasformare il Maradona in un’installazione moderna e multifunzionale. De Laurentiis ha ribadito che l’obiettivo è non solo ristrutturare lo stadio, ma anche il recupero delle aree adiacenti, creando spazi di incontro, ristorazione e intrattenimento per i tifosi e la comunità.
Il presidente ha esortato l’amministrazione comunale a collaborare, sottolineando come la potenziale vendita dello stadio rappresenti un’opportunità per liberarsi di un costo e al contempo per regalare alla città una struttura all’avanguardia per eventi sportivi e culturali. Tuttavia, il presidente della Commissione Infrastrutture, Nino Simeone, ha opposto una resistenza a questa idea, mettendo in questione la gestione del Maradona come bene pubblico e invitando De Laurentiis a presentare un progetto di ristrutturazione formalmente al Consiglio Comunale per una valutazione legittima.
nuovi orizzonti: il centro sportivo
piani per una nuova casa
Un’altra grande sfida all’orizzonte è la pianificazione per un nuovo centro sportivo. Il Napoli è attualmente alla ricerca di un luogo in cui stabilirsi, con un obiettivo ambizioso di porre la prima pietra nella primavera del 2025, spostandosi da Castel Volturno. De Laurentiis ha evidenziato l’importanza di avere una struttura adeguata, non solo per la prima squadra, ma anche per le giovanili, e ha espresso il desiderio di lavorare con il Comune per individuare un’area idonea per la costruzione del nuovo complesso sportivo.
Recentemente, si sono svolti sopralluoghi in diverse aree, tra cui una zona adiacente alla stazione dell’Alta Velocità di Afragola, ma ci sono ostacoli legati agli espropri da affrontare. Sebbene ci siano alternative in procinto, come il Centro Direzionale e le aree di Lago Patria, il presidente del Napoli è consapevole che il tempo è un fattore critico. La costruzione del nuovo centro sportivo rappresenta non solo un upgrade logistico, ma anche un passo verso una gestione professionale e moderna, parallela a ciò che avviene nei club in Europa.
Il futuro del Napoli sembra quindi delinearsi attorno a queste due direttrici principali: la ristrutturazione dello stadio e la creazione di un nuovo centro sportivo, entrambe componenti fondamentali nel rampante progetto imprenditoriale di De Laurentiis.