La partita tra Avellino Basket e S.S. Napoli Basket ha regalato emozioni e colpi di scena, ma ha visto trionfare i padroni di casa con un punteggio finale di 86-77. Questo incontro è stato caratterizzato da un inizio forte da parte di Avellino, ma la squadra di Coach Milicic ha mostrato momenti di resilienza, culminati in un inaspettato blackout nel terzo quarto. L’assenza di Kevin Pangos, giocatore chiave per la squadra azzurra, ha certamente influenzato il risultato finale. Andiamo ora ad analizzare le fasi salienti della partita.
Avellino parte forte ma Napoli reagisce
L’inizio del match
Il Pala Del Mauro ha ospitato un incontro che si è acceso fin dai primi minuti. La squadra di casa ha iniziato la gara con un ritmo deciso, imponendo il proprio gioco e cercando di mettere in difficoltà gli avversari. Nonostante il buon avvio di Avellino, i giocatori del S.S. Napoli hanno saputo reagire con determinazione. Grazie a una serie di giocate ben orchestrate, la squadra doriana è riuscita a limitare i danni e a mantenere il punteggio in equilibrio nel primo quarto.
Il primo parziale si è chiuso con Avellino in vantaggio, ma solo di un punto . Durante i primi dieci minuti, Zach Copeland e Williams hanno dimostrato di essere i maggiori protagonisti per il Napoli, segnalando il loro impatto offensivo. Questo ha dato alla squadra azzurra la possibilità di restare in partita e di non far scappare gli avversari, nonostante una certa difficoltà iniziale.
Un’equilibrata prima metà di gara
L’andamento del secondo quarto ha reso la sfida ancora più avvincente. Avellino ha cercato di mantenere il controllo del gioco, ma Napoli ha saputo rispondere colpo su colpo, grazie alla determinazione dei suoi giocatori. Il punteggio all’intervallo è stato di 44-43, un vantaggio risicato che manteneva aperta ogni possibilità per entrambe le squadre. In questa fase del match, Copeland si è messo in evidenza come il miglior marcatore degli azzurri, chiudendo la prima metà di gara con 13 punti. Tuttavia, le premesse per il secondo tempo sembravano promettere una sfida serrata.
Blackout Napoli: la chiave della partita
Il terzo quarto fatale
Purtroppo per Napoli, il terzo quarto si è rivelato un vero e proprio incubo. Gli azzurri hanno subìto un devastante parziale di 19-0, che ha azzerato i progressi fatti fino a quel momento. Durante questa fase, Copeland è stato espulso a causa di una reazione nei confronti di un avversario, comportamento che ha ulteriormente complicato la situazione per la formazione di Coach Milicic. La mancanza di un leader carismatico in campo ha influito negativamente sul morale della squadra, incapace di reagire.
Alla fine del terzo quarto, il punteggio si attestava a 68-52 per Avellino, creando un divario che sarebbe risultato difficile da recuperare. Questo crollo ha evidenziato non solo le difficoltà tecniche della formazione partenopea, ma anche una gestione mentale che è stata insufficiente in momenti chiave della gara.
Tentativo di rimonta nel quarto finale
Nonostante le avversità , Napoli ha dimostrato di avere una certa resilienza, avviando nel quarto e ultimo periodo un tentativo di rimonta. Con una serie di buone giocate e una maggiore intensità difensiva, gli azzurri sono riusciti a ridurre il divario fino a -4. Tuttavia, gli irpini non si sono lasciati intimorire e hanno mantenuto il controllo della partita fino alla sirena finale. Il punteggio conclusivo ha segnato un 86-77 in favore di Avellino, confermando la superiorità mostrata nel terzo quarto.
Tabellino del match
Dettagli della partita
Il punteggio finale del match è stato 86-77 , a testimonianza della battaglia sportiva tra le due formazioni. I numeri parlano chiaro: Avellino ha saputo capitalizzare i momenti favorevoli, mentre Napoli è stata costretta a inseguire durante gran parte della ripresa. Il tabellino degli azzurri ha mostrato diversi materiali interessanti e statistiche che possono servire come spunti di riflessione per le prossime gare.
Il risultato di questa partita rende evidente la necessità per la S.S. Napoli Basket di intensificare gli sforzi, in particolare in fase difensiva e nella gestione delle emozioni dal punto di vista psicologico. Con l’obiettivo di preparare al meglio le prossime sfide, la squadra è chiamata a rivedere e migliorare le strategie messe in campo.