I controlli delle Agenzie delle Entrate si intensificano in questo 2025: ecco una guida pratica per avvisi bonari e contestazioni dell’ente
Gli avvisi bonari rappresentano strumenti impiegati dall‘Agenzia delle Entrate per segnalare ai contribuenti eventuali incongruenze o errori riscontrati nelle dichiarazioni fiscali.
Essi hanno la funzione di informare e di offrire l’opportunità di regolarizzare la propria posizione in modo agevolato, evitando sanzioni più severe. Si configura come un approccio collaborativo volto a favorire l’adempimento spontaneo delle obbligazioni tributarie.
I controlli dell’Agenzia delle Entrate, al contrario, hanno come finalità la verifica della correttezza dei dati dichiarati e la lotta all’evasione fiscale.
Tali controlli possono risultare automatizzati, documentali o effettuati sul campo e rivestono un’importanza fondamentale per garantire l’equità fiscale, preservando le finanze pubbliche e promuovendo la giustizia contributiva. Ecco dunque come cambia lo scenario dei controlli dell’Agenzia delle Entrate nel nuovo anno.
Le novità previste dall’Agenzia delle Entrate
Dal 1° gennaio 2025, vengono implementate significative novità nella gestione degli avvisi bonari emessi dall’Agenzia delle Entrate, che offrono maggiore flessibilità ai contribuenti per regolarizzare eventuali irregolarità fiscali. Tra i principali cambiamenti introdotti dal D. Lgs. 5 agosto 2024, n. 108, vi è l’estensione del termine per il pagamento, che passa da 30 a 60 giorni sia per le comunicazioni iniziali sia per quelle successive a chiarimenti. Tale modifica semplifica il rapporto tra il Fisco e i cittadini, incentivando il pagamento tempestivo grazie a sanzioni ridotte.
La nuova normativa si applica agli avvisi elaborati a partire dal 1° gennaio 2025, mentre quelli elaborati entro il 31 dicembre 2024 continuano ad attenersi alle regole precedenti, anche se notificati nel 2025. Per esempio, un avviso bonario elaborato il 5 dicembre 2024 ma notificato a gennaio 2025 dovrà essere regolarizzato entro 30 giorni.
Come cambiano i controlli
Un’altra novità concerne il termine “maggiorato” di 90 giorni per gli avvisi recapitati agli intermediari abilitati. Rimane, invece, invariato il termine di 30 giorni per il pagamento senza interessi o sanzioni in caso di redditi soggetti a tassazione separata. La nuova normativa prevede altresì un ampliamento del tempo a disposizione per raccogliere documentazione e presentare giustificazioni o contestazioni tramite il portale Civis.
Contestualmente, con il D. Lgs. n. 13 del 2024, viene introdotto un sistema di controlli fiscali basato su algoritmi di intelligenza predittiva. Questo sistema accresce l’efficienza dei controlli, indirizzandoli verso categorie considerate a maggior rischio, come professionisti, imprese operanti in settori ad alta evasione (commercio, servizi e turismo) e dichiarazioni con discrepanze o irregolarità nei pagamenti IVA. Le modifiche mirano a migliorare la trasparenza e il dialogo tra i contribuenti e il Fisco, favorendo una risoluzione tempestiva delle controversie fiscali e promuovendo un approccio più collaborativo. Tuttavia, diventa fondamentale per i contribuenti prestare attenzione alla data di elaborazione dell’avviso per rispettare correttamente i termini e usufruire delle agevolazioni previste.