Un’importante innovazione nella tecnologia spaziale è stata svelata oggi al Congresso Astronautico Internazionale di Milano. Axiom Space e Prada hanno presentato ufficialmente la tuta spaziale Axiom Extravehicular Mobility Unit , che rappresenta un passo significativo nelle missioni lunari future, in particolare per Artemis III della NASA, prevista a fine 2026. Questa collaborazione non solo segna un traguardo ingegneristico, ma pone anche solide basi per future sinergie tra moda e tecnologia spaziale.
Una missione storica per il settore spaziale
Durante l’evento, il presidente di Axiom Space, Matt Ondler, ha sottolineato l’importanza di questo sviluppo, definito “un momento storico”. La tuta AxEMU è il risultato di due anni di ricerche congiunte, progettata con un approccio incentrato sull’astronauta, destinata a dare il benvenuto al primo astronauta non americano nella storia delle missioni lunari. Le sfide ambientali del Polo Sud lunare, noto per le sue temperature estremamente basse, richiedevano un’innovazione ingegneristica senza precedenti. Ondler ha evidenziato come la tuta sia stata concepita per affrontare un ambiente ostile, in particolare nella ricerca di acqua, un elemento cruciale per la sostenibilità delle missioni lunari future.
Lorenzo Bertelli, Chief Marketing Officer di Prada, ha rivelato che il Gruppo ha investito un miliardo di euro in ricerca ingegneristica sin dagli anni ’90, a partire dall’esperienza accumulata con Luna Rossa. Questo forte investimento tecnico si riflette nella competenza che Prada ha portato in questa avventura spaziale, rivelando il potenziale di collaborazione tra diversi settori.
Innovazioni tecniche della tuta AxEMU
Il design della tuta spaziale è stato frutto di un’accurata ricerca sui materiali e sulle tecniche di costruzione. L’obiettivo principale è stato quello di garantire un alto grado di prestazionalità e sicurezza, specialmente nello sviluppo di una varietà di soluzioni innovative. Ondler ha dichiarato che i team delle due aziende hanno ridefinito lo sviluppo delle tute spaziali, mostrando un approccio orientato al futuro e all’innovazione.
La tuta AxEMU, evolutiva rispetto al modello xEMU della NASA, è progettata per adattarsi alle diverse fisionomie degli astronauti, sia maschi che femmine. Ciò include la capacità di operare in condizioni climatiche estreme, sostenendo temperature nei vari ambienti lunari e fino a otto ore di attività extraveicolari. La sua superficie bianca è una caratteristica distintiva, realizzata in un materiale che riflette il calore solare, contribuendo a mantenere gli astronauti al sicuro dall’intensa radiazione e dalla polvere lunare.
Verso il futuro: collaudi e applicazioni della tuta spaziale
La tuta AxEMU è attualmente nella fase finale dello sviluppo, dopo aver già subito test rigorosi e simulazioni pratiche. Axiom Space ha reso noto che questa tuta non solo verrà utilizzata per Artemis III, ma sarà anche applicabile in future missioni sulla Luna e nella Stazione Spaziale di Axiom, dimostrando la versatilità di questo nuovo indumento spaziale.
Grazie ai progressi compiuti nella progettazione e nello sviluppo, la partnership fra Axiom Space e Prada non rappresenta soltanto un successo immediato, ma rappresenta anche un esempio di come la collaborazione intersettoriale possa portare a nuove opportunità nell’ambito dell’esplorazione spaziale commerciale. Entrambi i leader dei rispettivi settori guardano con ottimismo verso il futuro, sicuri di poter rompere ulteriori schemi e innovare nel campo dell’ingegneria spaziale.
Con l’imminente ritorno dell’uomo sulla Luna, previsto per la fine del 2026, il mondo osserva da vicino i progressi di questa storica iniziativa.