Un evento imperdibile si prepara a invadere il Roof Garden all’Ippodromo di Agnano, grazie al progetto “Back Off – Napoli Ovest“, finanziato dal Comune di Napoli nell’ambito dell’iniziativa “Napoli Città della Musica“. Questo progetto culturale, realizzato dalla Bereshit aps in collaborazione con PalomArt, celebra il patrimonio musicale di Napoli e promuove la città come un luogo centrale per la musica e l’arte, attraverso un programma ricco di attività che spaziano dalla musica all’arte visiva. Le date da segnare in agenda sono il 6 e 7 dicembre, a partire dalle 16.00.
L’obiettivo di napoli città della musica
“Napoli Città della Musica” mira a riposizionare Napoli nel panorama musicale nazionale e internazionale, sostenendo al contempo i progetti di artisti e professionisti locali. Ferdinando Tozzi, promotore dell’iniziativa, sottolinea che l’obiettivo è ambizioso ma raggiungibile. La manifestazione non solo prevede concerti di grandi artisti nel 2024 e nel 2025 in luoghi emblematici come Piazza Plebiscito e Stadio Diego Armando Maradona, ma si dedica anche a valorizzare i talenti emergenti attraverso progetti come “Back Off“. La missione è chiara: offrire opportunità concrete ai giovani artisti napoletani e raccontare la loro cultura in maniera diffusa e inclusiva.
Il programma dell’evento: arte e musica in primo piano
Il weekend di eventi avrà inizio venerdì 6 dicembre alle 16.00, con una serie di laboratori che comprendono graffiti e danza. Questi laboratori sono pensati per accogliere un numero limitato di partecipanti, con una capienza massima di 20 utenti per attività, garantendo così un’esperienza più intima e interattiva. Dalle 19.00 ci sarà l’inaugurazione di una mostra fotografica, curata dalla giovane fotografa Vasiliki Ioannou, accompagnata da performance audio-visive di Josè Carlos Bellantuono. Il vernissage sarà animato anche da un DJ set di Navak, creando un’atmosfera vibrante per inaugurare ufficialmente l’evento.
Il programma del primo giorno si arricchisce con le esibizioni di due progetti musicali napoletani, la Bottazzi Band e Fakstarr, quest’ultimo composto da Breakstarr e Fakser, i cui show sono noti per la loro imprevedibilità e sperimentazione.
Laboratori e performance del secondo giorno
Sabato 7 dicembre, si prosegue con i laboratori, permettendo ai partecipanti di immergersi ulteriormente nella cultura e nelle tradizioni musicali. Dalle 16.00, ci sarà un laboratorio di teatro condotto da Piera Saladino e un laboratorio musicale, “BatàLab“, tenuto da Paolo Batà Bianconcini. Quest’ultimo porterà gli utenti nel mondo della cultura afrocubana, esplorando percussioni, canti di rumba e danze tradizionali. Si prevedono sessioni con massimo 15 partecipanti per ciascun laboratorio, culminando in una performance live che coinvolgerà artisti e partecipanti.
La serata si chiuderà con il DJ set di Ciccio Sciò e l’esibizione del progetto “Analog Africa with Afreekaya“, un’iniziativa volta a riscoprire i mestieri musicali dimenticati dell’Africa e dell’America Latina. Il gran finale includerà anche un DJ set del duo partenopeo Putacaso, noto per la loro carica energica e creativa, lasciando il pubblico con emozioni e voglia di scoprire ulteriori sfumature della musica napoletana.
Questo evento rappresenta una significativa opportunità per diffondere cultura e creatività, contribuendo così a rendere Napoli un punto di riferimento nella scena musicale globale.