Bacoli: il sindaco Josi Della Ragione vince la battaglia giudiziaria sul libero accesso al mare

La recente sentenza del Tar Campania rappresenta un’importante vittoria per il sindaco di Bacoli, Josi Della Ragione, sul tema dell’accesso al mare e delle recinzioni. La causa era stata avviata da alcune concessioni rilasciate a lidi locali che si erano opposte alla rimozione di ringhiere metalliche, considerate un ostacolo per i bagnanti. Questo articolo esplora l’epilogo di una controversia che ha coinvolto i diritti dei cittadini e le leggi relative all’accesso alle spiagge.

La delibera sindacale e le opposizioni dei concessionari

Motivi dell’opposizione

Nel 2023, la Giunta del Comune di Bacoli ha adottato una delibera che prevedeva la rimozione delle ringhiere metalliche lungo il marciapiede di Miliscola, sul lato sud. Tale decisione è scaturita dall’esigenza di garantire un libero accesso al mare, un principio che si contrapponeva agli interessi dei concessionari di alcuni lidi, tra cui Alta Marea, America, Lido Enea e Lido Virgilio. Questi ultimi hanno impugnato il provvedimento in tribunale, sostenendo che l’amministrazione non avesse adeguatamente valutato se le ringhiere impattassero sulla fruibilità del mare.

Gli avvocati dei concessionari hanno enfatizzato la necessità di mantenere le recinzioni per garantire la stabilità del muretto, argomentando che la loro rimozione potesse creare problematiche strutturali. Hanno inoltre espresso preoccupazione riguardo al rischio di usi abusivi delle aree demaniali che potrebbero emergere dall’assenza di barriere. Questi fattori hanno generato un acceso dibattito su diritti e doveri dei concessionari rispetto all’amministrazione pubblica.

La risposta del sindaco e della giunta

Josi Della Ragione ha difeso la sua decisione argomentando che il diritto al libero accesso al mare è un aspetto fondamentale per la comunità, particolarmente nel contesto di una località balneare. Il sindaco ha ribadito l’importanza di garantire a tutti i cittadini di poter raggiungere le spiagge senza barriere fisiche, affermando che la rimozione delle ringhiere era una misura necessaria per promuovere l’equità e la libertà di movimento dei bagnanti. La giunta ha inoltre avviato comunicazioni con i cittadini per sensibilizzarli sull’importanza di questo diritto.

La sentenza del Tar e le sue implicazioni

Decisione e motivazioni

La Settima Sezione del tribunale amministrativo regionale della Campania ha recentemente emesso una sentenza a favore del Comune di Bacoli. I giudici hanno respinto le argomentazioni presentate dai concessionari, affermando che l’obbligo di consentire il libero accesso e transito sulle spiagge deve essere garantito, senza distinzione. La sentenza sottolinea l’importanza di una valutazione complessiva della situazione, anche in riferimento all’evoluzione normativa.

I magistrati hanno analizzato la questione legata all’impatto della rimozione delle ringhiere sulla stabilità delle strutture, chiarendo che l’amministrazione ha il diritto di rivalutare la propria posizione nel corso del tempo. Da segnalare, infine, che l’eventualità di usi abusivi delle aree non è una responsabilità del Comune, ma dei concessionari stessi, i quali devono garantirne un utilizzo corretto.

Future prospettive per il libero accesso al mare

Questa sentenza costituisce un importante precedente in materia di accesso alle spiagge in Campania e potrebbe avere ripercussioni anche su altre località costiere. La valorizzazione del diritto al libero accesso al mare potrebbe stimolare un confronto tra interessi privati e pubblici, promuovendo una maggiore consapevolezza sui diritti dei cittadini bagnanti. Il caso di Bacoli può essere visto come un esempio di come le amministrazioni locali possano giocare un ruolo attivo nella protezione del bene pubblico, cercando di trovare un equilibrio tra le esigenze commerciali dei concessionari e il diritto dei cittadini a fruire della costa senza ostacoli.

Published by
Redazione