L’importante progetto di bonifica e rigenerazione urbana di Bagnoli continua a muovere i suoi primi passi sotto la supervisione del commissario di governo e sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Durante la trasmissione “Un Aperitivo con Giordano” su CRC, il notaio Dino Falconio, sub commissario per Bagnoli, ha delineato la complessa filiera di intervento, l’uso dei fondi di coesione e le prospettive future per l’area, che potrebbero includere investimenti anche nel settore sportivo.
I Fondi di Coesione rappresentano una fonte cruciale per il finanziamento delle opere a Bagnoli, gestita in un contesto normativo che coinvolge l’Europa, il Governo italiano e le singole Regioni. Falconio ha evidenziato che l’arrivo di un miliardo e 290 milioni di euro fino al 2029, destinato a bonifiche e opere infrastrutturali, è frutto di un accordo di coesione separato che conferisce al commissariato un ruolo chiave.
In questo scenario, la Riforma Fitto porta ulteriori cambiamenti, attribuendo responsabilità aggiuntive al commissariato di Bagnoli e conferendo allo stesso un ruolo attivo nelle trattative per l’appropriazione e la distribuzione delle risorse. Questo approccio mira a garantire una gestione oculata e diretta delle finanze, assicurando che gli obiettivi ambientali e urbanistici siano seguiti passo dopo passo.
La bonifica ambientale è al centro dell’intervento programmato, con l’obiettivo di ripristinare l’ecosistema dell’area danneggiato dalla storia industriale del luogo. Parallelamente, la rigenerazione urbana rappresenta un passo fondamentale per rivitalizzare la zona e migliorare la qualità della vita dei residenti.
Una delle notizie più significative riguarda la bonifica del Parco dello Sport, la cui conclusione è prevista entro il 2025. Questo è visto come un traguardo fondamentale, orientato a trasformare l’area in un polo sportivo di eccellenza. Falconio ha accennato anche all’obiettivo di ricreare un centro simile al mitico Centro Paradiso di Soccavo, simbolo dell’attività sportiva partenopea.
Falconio ha delineato un’alleanza strategica con la Federazione Italiana del Tennis per l’istituzione di un centro federale all’interno del Parco dello Sport. Quest’area di 9 ettari avrà potenzialità notevoli: un campo centrale, vari campi per le diverse discipline e strutture di accoglienza per gli atleti. La Federazione nutre un interesse reale per questa iniziativa, appoggiata da impegni ufficiali del presidente Binaghi, il quale ha manifestato il suo supporto per l’ideazione di eventi sportivi internazionali.
Questo rappresenta non solo un’opportunità per il Parco dello Sport di diventare un centro nevralgico per il tennis, ma anche una chance di sviluppo economico per Bagnoli, con la possibilità di attrarre visitatori e appassionati da ogni parte d’Italia e dell’estero.
Riguardo alla SSC Napoli, Falconio ha precisato che attualmente non esistono progetti concreti presentati dalla società per lo stadio o il centro sportivo di Bagnoli. Malgrado ciò, il sub commissario ha affermato che vi sono ampi spazi per sviluppare un centro sportivo di alto livello, compatibile con le necessità del club partenopeo.
Tale potenzialità implica un’interazione costante tra le istituzioni pubbliche, i privati e la società calcistica, creando un ecosistema favorevole all’investimento e alla crescita. La proposta di un centro sportivo ben strutturato potrebbe sorgere non appena la SSC Napoli deciderà di formare un progetto da presentare.
Falconio ha messo in evidenza che i tempi per la realizzazione di un progetto del genere sono complessi e articolati. Le operazioni commerciali per un partenariato pubblico-privato richiedono attenzione e aderenza alle normative vigenti. Il sub commissario ha sottolineato la presenza di agevolazioni fiscali e incentivi per il project financing nel settore degli impianti sportivi.
Le tempistiche per l’avvio delle operazioni sono quindi significativamente influenzate dalla presentazione di proposte da parte di investitori privati. Nonostante alcune procedure richiedano tempo, è possibile avviare l’istruttoria in tempi relativamente brevi, stimando circa 90 giorni per vedere i risultati della fase preliminare.
Per quanto riguarda il parco urbano, le tempistiche di bonifica sono più lunghe, ma anche qui Falconio ha aperto a una graduale trasformazione. La disponibilità di alcuni ettari del parco rende possibile l’avvio di usi anticipati, consentendo un progresso significativo anche senza attendere la completa bonifica dell’intera area.
Le prospettive per Bagnoli sono quindi promettenti, nonostante le sfide burocratiche e i ritardi che potrebbero emergere. I progetti di riqualificazione e le opportunità di investimento faranno di Bagnoli un esempio di sviluppo sostenibile e interazione virtuosa tra pubblico e privato, con l’obiettivo di creare strutture moderne e funzionali.