Blitz a Bagnaia: l’arresto del presunto boss della mafia turca Boris Boyun

In uno dei raid più importanti degli ultimi tempi, una task force composta da forze dell’ordine italiane e Interpol ha fatto irruzione in un appartamento a Bagnaia, Viterbo, alle prime luci dell’alba. L’obiettivo dell’operazione era il presunto boss della mafia turca Boris Boyun, uno degli uomini più ricercati da Ankara. Dopo averlo sottoposto ad arresti domiciliari, è stato condotto a Milano per ulteriori procedimenti.

L’arresto di Boris Boyun: la cronaca di un blitz investigativo

Boris Boyun era stato arrestato ad agosto del 2022 a Rimini, in seguito a un mandato di cattura internazionale emesso dal governo turco. Le accuse contro di lui spaziavano dall’omicidio alle minacce, dalle lesioni all’associazione a delinquere. Nonostante le pesanti accuse, Boyun aveva strenuamente ribadito la sua estraneità ai fatti contestati, dichiarandosi un perseguitato politico di origini curde e richiedendo protezione internazionale in Italia.

Smantellata rete criminale: l’operazione della Procura di Milano

La Procura di Milano ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 18 persone coinvolte in una rete criminale presieduta da Boris Boyun. Le accuse, che vanno dall’associazione per delinquere alla detenzione illegale di armi e traffico di stupefacenti, sono gravi e mettono in luce l’entità delle attività illecite condotte dal presunto boss della mafia turca. Grazie all’intervento dell’antiterrorismo milanese, coordinato dal pm Bruna Albertini e dal procuratore Marcello Viola, è stato possibile eseguire l’ordinanza e arrestare le persone coinvolte.

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Redazione