L’operazione condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna ha portato all’esecuzione di una ordinanza cautelare nei confronti di 50 individui, accusati di gravi violazioni legate al traffico di stupefacenti. Questa azione rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro il crimine organizzato nella regione, con un focus particolare su Caivano e le aree circostanti, dove il clan Angelino-Gallo esercita il proprio controllo.
Modus operandi del clan Angelino-Gallo
L’associazione criminale sorvegliata dagli inquirenti ha dimostrato un’organizzazione complessa, incentrata sull’approvvigionamento e sul commercio di sostanze stupefacenti. Secondo le indagini, il gruppo non solo si occupava dell’acquisto all’ingrosso di vari tipi di droga, ma era anche responsabile della pianificazione dettagliata delle operazioni di traffico, compresi i tempi e i luoghi per il trasporto e la vendita. Le piazze di spaccio nella zona di Caivano e nel Parco Verde erano rifornite in modo sistematico, rendendo l’organizzazione un attore dominante nel mercato della droga.
Le indagini hanno consentito di ricostruire il funzionamento di oltre 25 diverse piazze di spaccio, dove i capi locali erano obbligati a rifornirsi dall’organizzazione centrale. Questo sistema ha permesso al clan di imporre prezzi uniformi per le diverse sostanze, stabilendo un controllo assoluto sulla distribuzione locale. L’operazione dei Carabinieri ha evidenziato come queste dinamiche criminose non solo alimentino il traffico di droga, ma generino anche un significativo impatto sulle comunità locali, minando la sicurezza e il benessere sociale.
Dimensioni del traffico e impatto economico
Le stime sull’entità dell’attività illecita del clan Angelino-Gallo sono impressionanti. Il giro d’affari complessivo è stato quantificato in circa 500.000 euro al mese, una cifra che illustra la portata e la gravità del traffico di droga nella regione. Questa somma significativa non rappresenta solo il profitto del crimine, ma evidenzia anche l’influenza che ha sulle dinamiche economiche locali.
Tale livello di guadagno ha permesso al clan di mantenere un operato solido e ben strutturato, in grado di corrompere e intimidire. Allo stesso tempo, la presenza di questo traffico rivela l’esistenza di una domanda sostenuta per le sostanze stupefacenti nel territorio, che continua a rappresentare una sfida per le forze dell’ordine.
Il contesto delle indagini e gli sviluppi futuri
L’operazione attuale si inserisce in un contesto di indagini più ampio, che negli ultimi dodici mesi ha già portato a numerosi arresti nel comune di Caivano. La Direzione Distrettuale Antimafia ha intensificato gli sforzi per contrastare le attività dei clan locali, con un approccio che mira a smantellare le reti di traffico e ridurre l’influenza criminale sulle comunità.
Le misure cautelari eseguite in questa operazione, che includono 49 arresti in carcere e 1 agli arresti domiciliari, sono state emesse dal GIP del Tribunale di Napoli. Queste azioni legali segnalano un’importante fase nel processo di indagine, pur sottolineando che tutti i soggetti coinvolti hanno diritto alla presunzione di innocenza fino a prova contraria. Gli arrestati, infatti, possono presentare ricorsi contro le misure adottate, il che potrebbe portare a ulteriori sviluppi nel corso delle indagini. La situazione rimane dunque in continua evoluzione con l’obiettivo di porre fine alle attività di traffico di droga nella regione.