L’inizio dell’anno scolastico a Napoli, fissato per il 12 settembre, si profila come una sfida significativa per molte famiglie. Circa 2.000 bambini con disabilità si troveranno privi di assistenza specialistica e materiale, complicando la loro possibilità di frequentare le scuole. Questo scenario emerge nel contesto di una controversia tra il Comune di Napoli e i lavoratori della Napoli Servizi, che da decenni forniscono supporto agli alunni disabili. La comunità scolastica è in attesa di sviluppi con la speranza che si trovi una soluzione efficace.
Situazione attuale degli operatori socio-assistenziali
I motivi del contenzioso
La tensione tra il Comune e gli operatori socio-assistenziali è aumentata a causa della decisione di Palazzo San Giacomo di non rinnovare i contratti per circa 200 dipendenti della Napoli Servizi. Questi lavoratori hanno supportato studenti con disabilità per oltre trent’anni, ma ora si trovano in una situazione incerta. Secondo quanto dichiarato dall’assessore alle Politiche sociali Luca Trapanese, i lavoratori non possiederebbero le qualifiche necessarie per svolgere questo delicato compito. Questa affermazione ha suscitato forte indignazione tra gli operatori, che sottolineano di essere stati formati adeguatamente e di avere esperienza nel settore.
La questione centrale riguarda il titolo di operatore socio-assistenziale, conseguito nel 2004, che il Comune ha giudicato obsoleto. A fronte di questa valutazione, è stato indetto un bando per l’assunzione di cooperative esterne, ma i tempi di attuazione di questa nuova misura rimangono incerti. I candidati selezionati non saranno pronti prima di fine ottobre, lasciando nel limbo molti studenti disabili.
Le ripercussioni sull’istruzione
L’assenza di assistenza per i bambini con disabilità avrà conseguenze significative sul loro diritto all’istruzione. Pina Castellano, una delle lavoratrici coinvolte nella vertenza, ha evidenziato che senza supporto, molti alunni non potranno partecipare a lezioni in aula. Questa situazione non fa altro che accentuare le disuguaglianze già presenti nel sistema scolastico. Gli operatori, con anni di esperienza, si sentono ingiustamente esclusi, segnalando un ritardo nelle decisioni del Comune di Napoli che potrebbe mettere a rischio il futuro educativo di questi giovani.
Sviluppi della vertenza e prospettive future
Le trattative tra le parti
Recentemente si è svolto un incontro tra rappresentanti sindacali e il Comune, ma le trattative non hanno portato a risultati concreti. Il piano di riassorbimento proposto da Palazzo San Giacomo, basato sui titoli di studio dei singoli dipendenti, è stato respinto dagli operatori, che ritengono che tale proposta non tenga conto della loro esperienza e competenza. Il clima rimane teso, come dimostra la mancanza di intese, e il futuro della vertenza è ancora incerto.
Prospettive per i bambini disabili
La preoccupazione per il benessere degli studenti con disabilità aumenta, poiché la soluzione al problema rimane in sospeso. Se non verranno raggiunti accordi rapidi e significativi, il sostegno ai bambini sarà compromesso per almeno due mesi, come indicato dai rappresentanti sindacali. L’auspicio è che le istituzioni possano trovare un accordo, riducendo l’impatto negativo su una popolazione vulnerabile e garantendo il rispetto del diritto all’istruzione per tutti. Nel frattempo, le famiglie si preparano ad affrontare un inizio d’anno scolastico particolarmente problematico.