Il 28 settembre, la Francia celebra un mito controverso: Brigitte Bardot, meglio conosciuta come B.B. Compie 90 anni e vive ritirata nella sua villa La Mandrague a Saint Tropez, lontana dai riflettori e dal mondo dello spettacolo che l’ha resa famosa. Con ben cinquanta anni di lontananza dal grande schermo, Bardot ha scelto un’esistenza in armonia con gli animali, dedicando gli ultimi decenni alla protezione della fauna e all’attivismo ambientale, rimanendo un simbolo di ribellione e indipendenza.
Nata a Parigi il 28 settembre 1934, Brigitte Bardot proviene da una famiglia borghese benestante. Cresciuta con rigide regole cattoliche, trova conforto nella danza, che la porta al Conservatorio. Inizialmente non intenzionata a intraprendere la carriera di attrice, la giovane Brigitte viene scoperta da un ambiente artistico vivace grazie ai film amatoriali del padre. L’incontro con Marc Allegret la introduce nel mondo della moda e del cinema, dove diventa rapidamente un’icona per il pubblico adolescente.
Il matrimonio con Roger Vadim nel 1952 rappresenta un punto di svolta: grazie a lui, esordisce come attrice nel film “Le trou normand”. Bardot emerge in un’epoca di cambiamenti culturali nel cinema europeo, passando da un ruolo all’altro per sostenere le spese quotidiane. La sua popolarità decolla con film come “Ragazze folli” e “Piace a troppi”, dove riesce a catturare l’attenzione internazionale, diventando così l’alternativa europea a Marilyn Monroe.
Negli anni successivi, Bardot diventa un emblema di libertà e anticonformismo, incarnando un nuovo ideale di femminilità. La sua carriera si intreccia con diverse relazioni famose, dal marito Vadim all’attore Jean-Louis Trintignant. Ogni incontro la segna e contribuisce a costruire una figura complessa: forte e determinata, ma anche vulnerabile. Dopo anni di successi e scandali, decide di ritirarsi definitivamente dal cinema nel 1974, relegandosi a una vita tranquilla circondata dai suoi amati animali.
A partire da quel momento, Bardot si dedica con passione alla protezione degli animali, fondando la sua omonima fondazione. La diva non teme di esprimere le proprie opinioni politiche, tendendo a schierarsi con posizioni di destra e sostenendo Marine Le Pen. La sua vocazione per l’ambientalismo e il benessere animale la rende una figura controversa, ma sempre affascinante, per il dibattito pubblico francese.
Brigitte Bardot è un paradosso. Da un lato, è un sex symbol, la donna che ha incantato milioni con la sua bellezza e il suo fascino magnetico. Dall’altro, è una figura fragile, che ha vissuto esperienze di crisi e malessere psicologico, inclusi tentativi di suicidio. Questa lotta interiore è un tema ricorrente nella sua biografia: la donna pubblica che lotta contro le convenzioni della società e la donna privata che cerca un rifugio dalla pressione del successo.
L’immagine di Bardot viene spesso associata a ideali di libertà e ribellione. Tuttavia, la sua vita ben documentata svela un percorso tortuoso, dove il desiderio di libertà si scontra con il peso delle aspettative sociali. Nonostante le sue scelte, Bardot ha messo in evidenza la vulnerabilità di una figura spesso idealizzata.
Oggi, Brigitte Bardot continua a rappresentare molto di più di una semplice attrice. Il suo profilo è impresso su molte monete francesi come simbolo nazionale. Il suo apporto alla cultura popolare, l’impatto sul mondo del cinema e la lotta per i diritti degli animali l’hanno resa un’icona. Con il passare degli anni, la sua figura si evolve, ma il suo fascino rimane immutato. Oggi, mentre compie 90 anni, Bardot invita ancora alla riflessione sulla condizione del pianeta e sul futuro dell’umanità, segnalando un impegno che va oltre il suo status di celebrità.