La rassegna “Buena Vista Social Cinema” porta il cinema sociale al centro storico di Napoli, offrendo un mix di proiezioni, workshop e incontri con numerosi professionisti del settore. Promossa dal Comune nell’ambito del progetto Cohousing Cinema Napoli, questa iniziativa intende fare luce su tematiche sociali rilevanti e troppo spesso trascurate. Le proiezioni si svolgono in un’arena all’aperto presso l’I.S.I.S. “Alfonso Casanova” e proseguiranno fino al 23 settembre, offrendo un’importante opportunità di riflessione e sensibilizzazione per il pubblico.
L’importanza del cinema sociale
Un elenco di tematiche affrontate
Il cinema ha sempre avuto un ruolo cruciale nel raccontare storie di vita quotidiana, mettendo in evidenza problematiche sociali e il vissuto degli individui. La rassegna “Buena Vista Social Cinema” si inserisce in questo contesto, cercando di dare uno spazio ai cortometraggi e lungometraggi che esplorano in modo sensibile e critico le sfide contemporanee. Durante le serate, il pubblico ha l’opportunità di assistere a film che affrontano una varietà di argomenti, che spaziano dai disturbi alimentari all’autismo, passando per la fragile condizione giovanile e le pressioni socioculturali sulle minoranze.
I film non solo mirano a intrattenere, ma anche a educare e sensibilizzare. Un esempio è il cortometraggio “M’amo non m’amo” di Jay Ruggiano, che ha trattato il tema del binge eating disorder, mentre altri appuntamenti toccheranno argomenti come la memoria collettiva e le sfide lavorative. Ogni proiezione viene seguita da discussioni che invitano a riflettere su questi temi, coinvolgendo registi, attori e esperti di settore.
Il valore degli incontri con i professionisti del settore
Un altro aspetto centrale della rassegna è la presenza di registi, attori e tecnici del cinema che si interfacciano direttamente con il pubblico. Questi incontri offrono l’opportunità di esplorare non solo il processo creativo dietro i film, ma anche il significato delle storie raccontate. I professionisti condividono la loro esperienza e visione, arricchendo il dibattito e stimolando la riflessione critica del pubblico.
Proiezioni e workshop: una combinazione vincente
Un programma variegato e coinvolgente
Fino al 23 settembre, la rassegna prevede un programma ricco e variegato di proiezioni. Tra i titoli in programma spiccano opere iconiche come “Jojo Rabbit” di Taika Waititi, che racconta il dramma della Shoah attraverso la prospettiva infantile. Questo approccio unico e toccante offre agli spettatori l’opportunità di riflettere su un tema di grande importanza storica e sociale. Al contempo, il cortometraggio “Il vicolo dei sogni” di Lorenzo Giroffi narra le speranze e i desideri di un gruppo di giovani napoletani, creando un forte legame con l’ambientazione locale.
I workshop sull’audiovisivo
La rassegna non si limita a proiezioni cinematografiche, ma include anche due workshop che si focalizzano sull’uso del linguaggio audiovisivo nei cortometraggi. Condotti da Marco Rossano, in collaborazione con l’Associazione Premio Fausto Rossano, questi seminari sono aperti a tutti e offrono l’occasione di apprendere le basi tecniche e teoriche necessarie per comprendere e analizzare i messaggi sociali contenuti nei film. I partecipanti possono così esplorare le potenzialità espressive del linguaggio audiovisivo, acquisendo competenze che possono rivelarsi fondamentali per chi desidera avventurarsi nel mondo del cinema o della comunicazione visiva.
La combinazione di proiezioni e workshop rappresenta un’opportunità unica non solo per godere del cinema, ma anche per comprenderne le complessità, contribuendo a una visione più profonda della società attraverso l’arte.