Il Giudice sportivo ha emesso delle sanzioni pecuniarie per le società Cagliari e Napoli in seguito ai gravi disordini avvenuti durante l’incontro di campionato disputato domenica scorsa presso lo stadio della Sardegna. Questi eventi, che hanno visto il coinvolgimento di entrambe le tifoserie, hanno portato a un’interruzione della partita e a conseguenze per i club coinvolti. Le decisioni sono state motivate da una ricostruzione dettagliata dei fatti e dalle responsabilità delle due società riguardo ai comportamenti dei loro sostenitori.
Ricostruzione degli eventi
I primi momenti di tensione
La partita tra Cagliari e Napoli ha preso una piega drammatica già al 25° minuto del primo tempo. I sostenitori del Cagliari, posizionati nel settore “Curva Sud”, hanno lanciato tre fumogeni verso i tifosi napoletani. Questo gesto ha indubbiamente esacerbato il clima già teso presente allo stadio, portando l’arbitro a sospendere temporaneamente il gioco. Durante questa interruzione, si è tentato di ripristinare l’ordine, grazie anche all’intervento del capitano della squadra di casa, che ha cercato di calmare i propri tifosi.
Il secondo atto di violenza
Nonostante gli sforzi per riportare la calma, il clima di tensione non accennava a diminuire. Mentre la partita stava per riprendere, dagli spalti della “Curva Nord” del Cagliari, i tifosi hanno nuovamente lanciato fumogeni sul campo, accompagnati dall’esplosione di un petardo che ha causato il leggero stordimento di un membro dei vigili del fuoco presente tra il pubblico. Questi eventi hanno contribuito a un’atmosfera di crescente violenza e confusione, richiedendo ulteriori interventi per garantire la sicurezza di tutti i presenti.
Del tutto inaccettabili, le azioni dei tifosi hanno portato all’aggravamento della situazione, al punto che, nel corso del secondo tempo, sono stati lanciati ancora diversi petardi e bottiglie di plastica, mostrando una linea di condotta che ha portato a sanzioni severe da parte del Giudice sportivo.
Sanzioni decretate dal Giudice sportivo
Sanzione per il Cagliari
Il Cagliari ha ricevuto un’ammenda di € 30.000,00 accompagnata da una diffida. Questa decisione si basa sul comportamento dei suoi tifosi, specialmente quelli della “Curva Sud”, che hanno manifestato atti di violenza e provocazione. La gravità delle infrangenti ricade principalmente sulle azioni violente che hanno interrotto e compromesso lo svolgimento della partita. Il Giudice sportivo ha deliberato anche che la sanzione fosse attenuata in base all’art. 29, comma 1, lett. b) CGS, riconoscendo eventualmente i tentativi del capitano del Cagliari per mantenere la situazione sotto controllo.
Sanzione per il Napoli
Analogamente, anche il Napoli è stato multato di € 30.000,00 con diffida, dovuta a comportamenti inaccettabili da parte dei suoi tifosi. Questi hanno esibito uno striscione offensivo e intonato cori denigratori nei confronti dei rivali di Cagliari. Inoltre, i supporters del Napoli hanno lanciato diversi oggetti nel settore avversario, provocando il ferimento di uno steward e di un tifoso cagliaritano. Anche per il Napoli, la sanzione è stata attenuata in virtù dell’art. 29, comma 1, lett. b) CGS, evidenziando la partecipazione attiva del capitano della società nel cercare di riportare l’ordine durante i disordini.
Riflessioni sulle responsabilitÃ
Le sanzioni impostate pongono una forte luce sulle responsabilità delle società calcistiche riguardo al comportamento dei propri tifosi. In un’epoca in cui il calcio si propone come uno sport di unità e sportività , questi episodi di violenza e intolleranza rappresentano un ritorno problematico a dinamiche che possono danneggiare l’immagine dello sport e minacciare la sicurezza dei partecipanti e dei tifosi. Le società , così come le autorità competenti, devono lavorare congiuntamente per creare misure preventive e garantire che situazioni simili non si ripetano in futuro.