Cagliari-Napoli: violenze e scontri tra tifoserie destano preoccupazione per la sicurezza pubblica

Cagliari-Napoli: violenze e scontri tra tifoserie destano preoccupazione per la sicurezza pubblica - Ilvaporetto.com

La recente partita di calcio tra CAGLIARI e NAPOLI ha riacceso il dibattito sulla sicurezza negli stadi, portando alla luce episodi di violenza e provocazione che fanno tremare gli appassionati di sport. Gli eventi del 21 febbraio 2022, che avevano già segnato un precedente allarmante, sembrano dimenticati, facendo crescere le preoccupazioni tra i cittadini e le forze dell’ordine.

l’episodio del 21 febbraio 2022

contesto e violenze precedenti

Quello che accadde oltre due anni fa a Cagliari è ancora vivido nella memoria collettiva. Durante la partita contro il NAPOLI, un gruppo di ultras partenopei si rese protagonista di un corteo intimidatorio, vestito di nero e incappucciato. L’atteggiamento provocatorio culminò in insulti diretti ai cagliaritani e in scontri violenti tra tifoserie, costringendo le forze dell’ordine a intervenire. Questo evento aumentò la tensione tra le due fan base e suscitò interrogativi sulla sicurezza negli stadi, tanto più in considerazione della rivalità tra i due gruppi ultra.

Episodi recenti: la partita del 21 ottobre 2023

tensioni in campo e sull’intervento delle forze dell’ordine

In occasione dell’ultima sfida tra CAGLIARI e NAPOLI, le tensioni hanno preso di nuovo piede. Nonostante la consapevolezza del passato esplosivo, circa 300-400 tifosi napoletani hanno raggiunto Cagliari, destando non poche preoccupazioni tra i genitori presenti allo stadio con i propri figli. L’atmosfera si è rapidamente incendiata quando oggetti e petardi sono stati lanciati dalle tribune, mettendo a rischio l’incolumità del pubblico. Per garantire la sicurezza, le forze dell’ordine hanno dovuto schierare un imponente dispositivo di sicurezza, fra cui il Reparto Mobile. Gli episodi di violenza, anche se non sfociati in scontri fisici diretti, hanno messo in evidenza la fragilità delle misure di sicurezza nel contesto sportivo.

provocazioni e atteggiamenti intollerabili

Le provocazioni non sono mancate, a partire dall’arrivo dei tifosi partenopei a Cagliari, dove hanno esposto lo striscione “A caccia di pecore”, considerato altamente provocatorio. Durante la partita, il lancio di fumogeni e petardi verso il settore dei tifosi cagliaritani ha ulteriormente alimentato la fiamma della tensione. Informatore di eventi di questo tipo nel recente passato, un rappresentante dell’ordine pubblico ha confermato che “una situazione del genere non si verificava da tempo”, segno di un ritorno preoccupante a episodi di violenza in contesti sportivi.

reazioni e interrogativi sulla gestione della sicurezza

le domande dei tifosi e delle autorità

Di fronte a questi eventi, l’opinione pubblica si interroga sul motivo per cui le autorità non abbiano vietato la trasferta ai tifosi napoletani, conoscendo il bagaglio di tensioni e scontri che già li precedeva. Genitori e tifosi che erano presenti nel settore Curva Sud hanno espresso la loro angoscia, domandandosi perché le autorità competenti non abbiano preso decisioni preventive più incisive. Le polemiche si sono amplificate sui social, con commenti che spaziano dall’indignazione per la violenza ai dubbi sulla sicurezza di una partita che avrebbe dovuto rappresentare solo uno sport.

l’opinione delle forze dell’ordine

Anche i sindacati delle forze dell’ordine hanno manifestato il loro disappunto riguardo all’accaduto, facendo notare che eventi come CAGLIARI-NAPOLI presentano una complessità gestionale che richiede maggiore attenzione e misure di prevenzione rigorose. La mancanza di misure restrittive per i tifosi a rischio ha sollevato domande su quale sia la strategia da adottare per ridurre il pericolo di incidenti futuri.

L’augurio da parte della comunità sportiva è quello di procedere verso un futuro in cui le partite di calcio siano nuovamente vissute come occasioni di festa, e non come Campi di battaglia.

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *