Cambiamenti climatici e nuovi giardini: il futuro verde di città come Londra e Roma

Il cambiamento climatico sta trasformando il nostro ambiente urbano, imponendo una drastica rivisitazione del modo in cui progettiamo gli spazi verdi nelle città. Secondo recenti studi, nel giro di quarant’anni, le città di Londra, Roma e altre metropoli potrebbero sperimentare climi completamente diversi, simili a quelli di località attualmente distanti. Marco Scano, agronomo ed esperto nel design di giardini, sta conducendo ricerche significative su come le piante ornamentali reagiscono a tali cambiamenti, premessa fondamentale per realizzare uno spazio urbano sostenibile e resiliente.

Un agronomo in prima linea nella lotta ai cambiamenti climatici

Marco Scano è un agronomo di 50 anni originario di Tempio Pausania, leader di un’azienda dedicata alla creazione di giardini nella rinomata Costa Smeralda e Gallura. La sua esperienza non si limita solamente alla realizzazione pratica dei giardini, ma comprende anche una profonda ricerca scientifica. Presso il vivaio di famiglia ha avviato un progetto di studio sulle piante ornamentali, collaborando con ricercatori dell’Università di Sheffield. Le sue indagini si concentrano su come le comunità vegetali reagiscono a condizioni estreme, come la mancanza d’acqua e il potenziale sterminio vegetale. Queste problematiche sono destinate a intensificarsi a causa del cambiamento climatico, evidenziando la necessità urgente di strategie innovative per la progettazione dei giardini pubblici.

Scano ha condiviso con i media la sua visione precisa, sottolineando che il suo dottorato di ricerca è autofinanziato e si svolge direttamente all’interno della sua azienda. Questo approccio pratico consente di monitorare e studiare le reazioni delle piante in situazioni critiche, affinché i dati raccolti possano fornire indicazioni utili per futuri progetti di urban landscaping.

Verso nuovi modelli di giardinaggio urbano

Nel contesto della crescente crisi ambientale, Scano avanza l’idea di ripensare radicalmente il concetto di giardino pubblico. Secondo la sua analisi, i tradizionali prati, conosciuti come “green desert”, che consumano risorse idriche senza realmente arricchire la biodiversità, non sono più una soluzione sostenibile. Al contrario, promuove la costruzione di giardini vibranti e sostenibili, che integrino la biodiversità e favoriscano l’habitat per insetti e altre forme di vita.

Scano si spinge oltre, proponendo giardini che siano non solo esteticamente gradevoli, ma anche “curativi”, migliorando il benessere degli abitanti. Sottolinea che l’imitazione di schemi naturali all’interno delle aree urbane dovrebbe diventare l’obiettivo primario dei progettisti. Concretamente, questo si traduce nel design di giardini moderni che non richiedano eccessivi consumi d’acqua e valorizzino la flora autoctona, particolarmente resistente ai cambiamenti climatici.

L’importanza delle piante autoctone

Un aspetto chiave del lavoro di Scano è l’attenzione alle specie vegetali native della Sardegna, notoriamente adattabili a condizioni di caldo, siccità e incendi. Piante come il mirto, il lentischio e gli olivastri offrono opzioni eccezionali per giardini che aspirano alla bellezza e alla sostenibilità. Integrando queste piante con altre specie compatibili da diversi climi, Scano propone un modello di giardinaggio che potrebbe essere applicato anche in contesti internazionali.

I suoi esperimenti non si fermano alle frontiere nazionali, poiché le ricerche condotte a Tempio Pausania sono giunte fino a New York, dove il suo approccio giardiniere sarà integrato in un progetto presentato alla Biennale di Venezia. Qui, sarà chiamato a testimoniare l’importanza dell’educazione alla climatizzazione degli ambienti umani, collaborando attivamente nella selezione delle piante adatte.

Con iniziative come queste, Marco Scano non solo contribuisce a ridisegnare il verde urbano, ma offre un’importante riflessione sui cambiamenti necessari per un futuro che possa affrontare le sfide del clima globale.

Published by
Valerio Bottini