Nel 2024, la Campania si distingue per sostenere un record nazionale di diplomati con il punteggio di 100 e lode. Le recenti statistiche pubblicate dal Ministero della Istruzione e del Merito evidenziano un incremento notevole rispetto all’anno precedente, con una maggiore percentuale di studenti che completano il loro percorso scolastico con risultati eccellenti. A nulla vale la percezione di una valutazione generosa, come sottolineato da una delle dirigenti scolastiche più influenti della regione.
I dati raccolti evidenziano che nel 2024 sono stati 2.623 gli studenti campani a conseguire il punteggio di 100 e lode, su un totale nazionale di 12.700, conferendo alla Campania la leadership assoluta in questo ambito. Seguono la SICILIA con 1.810 diplomatici e la PUGLIA con 1.720, mentre altre regioni come il LAZIO , CALABRIA , LOMBARDIA , EMILIA-ROMAGNA e PIEMONTE mostrano risultati inferiori.
Se si analizzano le percentuali, la CAMPANIA si colloca al quinto posto con una percentuale del 3,7% di diplomati con lode, dietro a regioni del sud come la CALABRIA , PUGLIA e SICILIA . L’UMBRIA emerge come prima regione non meridionale con il 3,8%. Questo dato supera di gran lunga la media nazionale, che si attesta al 2,6%.
Confrontando le percentuali tra il 2024 e il 2023, la Campania ha registrato un incremento dello 0,4%, passando dal 3,3% al 3,7%, una dimostrazione impressionante della crescita della qualità formativa nella regione.
Daniela Paparella, dirigente scolastica del prestigioso LICEO PANSINI, ha commentato le statistiche con un approccio riflessivo. Riconosce che la scelta di molti studenti di orientarsi verso il CLASSICO e lo SCIENTIFICO, percorsi educativi generalmente più impegnativi, gioca un ruolo cruciale nel guidare alti livelli di successo. “Chi frequenta questi indirizzi è spesso più motivato e supportato da famiglie altrettanto impegnate”, osserva.
La disparità nelle performance accademiche non è solo una questione di numeri. Paparella sottolinea che nel Nord Italia vi è una maggiore propensione verso percorsi alternativi e un sistema di alternanza scuola-lavoro più sviluppato, che potrebbe influenzare i risultati degli esami di maturità. Tuttavia, ci tiene a specificare che, al LICEO PANSINI, i risultati non vengono “regalati”, ma sono frutto di un vero impegno da parte degli studenti.
Una delle preoccupazioni espresse dalla dirigente riguarda il calo generale delle iscrizioni nei percorsi del liceo CLASSICO e SCIENTIFICO in Italia, e in particolare in Campania. Secondo Paparella, questi corsi offrono fondamentali strumenti di comprensione critica del mondo, formando cittadini informati e consapevoli. “La formazione dei ragazzi non deve limitarsi a preparare per il mondo del lavoro, ma deve anche costruire una coscienza critica e un impegno civico”, afferma.
Il compito primario delle istituzioni educative, secondo Paparella, deve rimanere quello di fornire un’educazione di qualità, capace di supportare gli studenti nella loro crescita personale e professionale. In un contesto in cui i risultati sono oggetto di dibattito, è fondamentale che si continui a lavorare per mantenere altissimi standard educativi che consentano di affrontare le sfide di un futuro sempre più complesso.
I dati e le riflessioni sul sistema educativo campano offrono un quadro chiaro: la regione sta lavorando efficacemente per formare giovani talenti, ma è necessario preservare e valorizzare i percorsi liceali che, storicamente, hanno rappresentato un’eccellenza formativa italiana.