In Campania prende il via una significativa campagna di sensibilizzazione dedicata alla psoriasi, intitolata “Pausa screening – Ne vale la pelle”. Promossa da Johnson & Johnson in collaborazione con APIAFCO – Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza, questa iniziativa ha l’obiettivo di informare il pubblico su una malattia infiammatoria cronica della pelle e di offrire supporto a chi già ne soffre, con screening gratuiti disponibili per tutti gli interessati.
L’iniziativa prevede il posizionamento di centri di screening in cui sarà possibile effettuare controlli gratuiti, su prenotazione, presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria “Luigi Vanvitelli” di Napoli. L’appuntamento è fissato per il 22 ottobre, dalle 14:00 alle 18:00. È importante sottolineare che tali screening sono dedicati non solo a chi ha già ricevuto una diagnosi, ma anche a chi presenta i primi sintomi della malattia. La psoriasi, spesso trascurata o sottovalutata, può portare a conseguenze più gravi se non affrontata tempestivamente.
Per ulteriori informazioni relative ai centri partecipanti, le date disponibili e le procedure per la prenotazione, è possibile visitare i siti istituzionali forniti dalla campagna. L’intento degli organizzatori è di incoraggiare le persone a prendersi una pausa per la salute della propria pelle, evidenziando l’importanza di non ecosire i segnali del proprio corpo che potrebbero anticipare un aggravamento della condizione.
La psoriasi colpisce un numero considerevole di individui in Italia, con quasi due milioni di persone che convivono con questa malattia. Caratterizzata da prurito e dolore cutaneo, essa non solo danneggia la pelle, ma crea anche impatti sociali e psicologici significativi per chi ne è affetto. Si stima che in Campania esistano circa 200.000 persone con diagnosi di psoriasi, una condizione che, sebbene visibile esternamente, ha riflessi profondi sull’aspetto psicosociale degli individui.
Il problema della psoriasi non è solo una questione estetica; infatti, è connessa a diverse comorbidità, ovvero malattie che coesistono e che possono aggravare i sintomi. Le persone affette da psoriasi hanno una probabilità maggiore di sviluppare disturbi dell’umore, come ansia e depressione, a causa della loro condizione. Inoltre, la psoriasi può influenzare negativamente anche il lavoro e la produttività, portando a un costo sociale e sanitario significativo; le spese annuali per la gestione della malattia in Italia ammontano a circa 6 miliardi di euro.
Uno degli aspetti più rilevanti nella gestione della psoriasi risiede nella diagnosi precoce e nel monitoraggio della malattia. Le visite di controllo regolari si rivelano fondamentali, non solo per confermare la diagnosi ma anche per monitorare l’eventuale evoluzione del quadro clinico. Grazie a tali controlli, è possibile attuare tempestivamente terapie adeguate e personalizzate, contribuendo a un miglioramento della qualità della vita dei pazienti.
Un tempo di attesa eccessivo per la diagnosi può influenzare negativamente l’andamento della malattia, progressione che potrebbe essere evitata mediante tempestive consultazioni mediche. La campagna “Pausa screening – Ne vale la pelle” favorisce l’adeguata informazione e consapevolezza, sottolineando il fatto che la psoriasi richiede analisi e trattamenti specifici, specialistici e multidisciplinari.
Questa campagna non solo fornisce screening gratuiti, ma mira anche a creare una rete di supporto e conoscenza tra i diversi attori del settore sanitario e sociale. La sinergia tra Johnson & Johnson e APIAFCO sottolinea l’importanza di collaborazioni che puntano a migliorare il benessere dei pazienti e dell’intera comunità. In un panorama dove i disturbi psicosomatici spesso rimangono in secondo piano, iniziative come “Pausa screening – Ne vale la pelle” rivestono un ruolo cruciale per la sensibilizzazione e il sostegno delle persone affette da psoriasi.
L’attenzione sulla psoriasi offre un’opportunità fondamentale per affrontare un tema di salute pubblica che, sebbene frequentemente sottovalutato, ha ripercussioni importanti sulla vita quotidiana dei pazienti e sulle loro famiglie. Con il giusto approccio informativo e un’adeguata assistenza, si auspica di migliorare non solo la salute fisica, ma anche il benessere psicosociale dei cittadini.