Nell’agosto 2024, l’Osservatorio Vesuviano ha registrato un rallentamento nella velocità di sollevamento del suolo nei Campi Flegrei, sottolineando la necessità di monitorare attentamente la situazione. Il bollettino mensile offre una panoramica della situazione attuale, caratterizzata da fenomeni di bradisismo e una continua attenzione all’attività sismica nell’area.
Fenomeno del bradisismo nei Campi Flegrei
Analisi della deformazione del suolo
Il bradisismo è un fenomeno geologico ricorrente nei Campi Flegrei, in particolare nel Rione Terra di Pozzuoli. Dall’inizio della fase di “unrest” nel novembre 2005, si è registrato un sollevamento totale del suolo di circa 1,32 metri. Il valore medio di sollevamento si attesta attualmente a circa 20 millimetri al mese, ma il mese di agosto ha mostrato una significativa riduzione di questa velocità. Le misurazioni recenti hanno inoltre evidenziato un abbassamento di circa 0,5-1 centimetri in alcune stazioni Gnss, subito dopo gli eventi sismici del 20-21 maggio.
L’Osservatorio ha evidenziato la stabilità della sorgente di deformazione, localizzata a sud della stazione del Rione Terra, confermando la forma radiale del campo di deformazione con caratteristiche simili a fasi precedenti. Questo sollevamento, che ha comportato circa 14,5 centimetri dal gennaio 2024, è motivo di preoccupazione, anche se al momento non si registrano evoluzioni significative.
Anomalie locali e monitoraggio continuo
Un punto cruciale del bollettino concerne l’anomalia locale alla stazione Gnss dell’Accademia Aeronautica. Dal 2021, sono state rilevate irregolarità nei dati sullo spostamento del suolo, che mostrano un vettore planimetrico con andamento verso est, ma con una riduzione della componente verso nord, perdendo circa 5 centimetri nel tempo. Le misurazioni verticali indicano anch’esse un deficit di sollevamento rispetto a quanto atteso, pari a circa 10 centimetri.
Inoltre, a seguito dello sciame sismico del 17-18 agosto, è stata registrata un’alterazione nei parametri di tale stazione, con uno spostamento di circa 5 millimetri verso sud. Queste anomalie evidenziano la necessità di un monitoraggio costante e approfondito dell’area, al fine di valutare la stabilità del suolo e prevenire potenziali rischi.
Attività sismica nell’area flegrea
Registrazioni e analisi degli eventi sismici
Durante il mese di agosto, nei Campi Flegrei sono stati registrati 634 terremoti, con magnitudo massima di 3.7, che si è verificata alle 21:23 del 30 agosto. Di particolare rilevanza sono stati gli sciami sismici, che hanno visto 171 eventi distribuiti su sei distinti episodi. Questi sciami hanno portato a un’analisi approfondita, in particolare degli eventi identificati il 17 e il 18 agosto, che sono risultati ibridi e localizzati in prossimità dell’Accademia.
L’analisi ha rivelato implicazioni idrotermali nella generazione di tali eventi, simili a quelli già rilevati nelle fasi di unrest precedenti. La continua attività sismica sottolinea l’importanza del monitoraggio costante e della comunicazione tempestiva delle informazioni al fine di garantire la sicurezza dei residenti e la protezione dell’ecosistema.
Stato attuale e monitoraggio dell’alerta
Nel complesso, il bollettino mensile di sorveglianza non ha mostrato segnali di imminenti evoluzioni critiche a breve termine. L’attività vulcanica rimane al livello di allerta giallo, indicativo di un monitoraggio dettagliato e di una vigilanza costante. I dati forniti da stazioni mareografiche, come quella di Pozzuoli Porto, registrano un incremento del sollevamento di circa 95 centimetri dal gennaio 2016, programmando ulteriori indagini per caratterizzare in modo adeguato l’evoluzione della struttura geologica.
La discussione riguardante i Campi Flegrei è pertanto aperta e si attendono ulteriori sviluppi su quanto emergerà dai dati delle settimane successive, che aiuteranno a definire meglio il quadro di riferimento e le eventuali misure necessarie per la pubblica sicurezza e la salvaguardia dell’area.