Un significativo vertice si è svolto a Capri, un’isola simbolo del turismo italiano, dove sindaci di diverse località turistiche si sono riuniti per affrontare il grave problema dell’overtourism. Il ministro del Turismo, Daniela Santanché, ha partecipato all’incontro in videoconferenza per discutere misure idonee a gestire il flusso di turisti, crescente e problematico, che affligge non solo Capri, ma anche altre celebri destinazioni come Venezia e Firenze. La questione si fa sempre più pressante, richiedendo una risposta coordinata a livello nazionale ed europeo.
L’isola di Capri, nota per le sue bellezze naturali e storiche, sta vivendo una massiccia affluenza turistica che supera anche quella di località più grandi. Il sindaco Paolo Falco, insediatosi recentemente, ha dichiarato la situazione «insostenibile», evidenziando l’evidente sovraffollamento del porto di Marina Grande e il caos nelle piccole stradine intorno alla piazzetta. In risposta a questa crescente problematica, Falco ha avviato uno studio per analizzare i dati del turismo sull’isola.
Il focus è sull’urgenza di avere una legislazione che permetta ai sindaci di gestire meglio i flussi turistici. Durante il summit, Falco ha sollecitato il Governo a fornire maggiori poteri e risorse per affrontare l’overload di visitatori, sottolineando che la questione non è solo locale ma di rilevanza europea. Tra le proposte discusse, si trova quella di regolamentare l’affitto breve e il fenomeno dell’extra alberghiero, per evitare che l’industria turistica danneggi la vita degli abitanti e l’integrità culturale dei luoghi.
In videocollegamento dal suo ufficio, il ministro del Turismo, Daniela Santanché, ha condiviso la sua visione sull’argomento, evidenziando la necessità di stabilire regole chiare che valgano per tutte le località turistiche. Ha inoltre richiamato l’attenzione sull’importanza di trasformare la tassa di soggiorno in una tassa di scopo, destinata a fronteggiare le problematiche derivanti da un turismo eccessivo, senza necessità di implementare chiusure o ticket d’ingresso, misure che a suo avviso non hanno dato risultati soddisfacenti in altre località.
Santanché ha concesso di aprire un tavolo di discussione con i sindaci, nella convinzione che il turismo debba essere visto come un’opportunità e non come un problema. La proposta di discutere anche la destagionalizzazione dell’offerta turistica è stata accolta favorevolmente, con il sindaco Falco che ha sottolineato la potenzialità della bassa stagione per attrarre visitatori, implementando tariffe ridotte per i trasporti via mare.
L’incontro non ha solo messo in luce le problematiche locali, ma ha anche aperto un dialogo su scala internazionale. Dario Nardella, ex sindaco di Firenze ed europarlamentare, ha invitato Falco e anche il sindaco di Anacapri, Franco Cerrotta, a partecipare al prossimo G7 del Turismo a Firenze per affrontare insieme la questione dell’overtourism, che tocca da vicino anche altre città europee come Amsterdam. Nardella ha richiamato l’attenzione su come i canali dei Paesi Bassi siano spesso inaccessibili a causa dell’afflusso di turisti.
Claudio Scajola, sindaco di Imperia e vicepresidente di Anci, ha manifestato la necessità per i comuni turistici di rivendicare un ruolo maggiore nella gestione dell’affluenza turistica, sottolineando come ogni città sia un brand di per sé e meriti una strategia specifica per la salvaguardia delle sue caratteristiche uniche.
I dati raccolti durante lo studio commissionato da Falco rivelano un netto aumento del numero di visitatori a Capri, con una crescita del 24% negli ultimi dieci anni. Con circa 2,7 milioni di arrivi nel 2023, l’indice di densità turistica ha raggiunto il livello preoccupante di 1.200 persone per chilometro quadrato nelle stagioni di punta, superando i limiti considerati tollerabili. Le statistiche mostrano che il numero di escursionisti in giornata è aumentato notevolmente, fastidiando residenti e turisti.
L’analisi dei flussi turistici ha sollecitato riferimenti al caso di Capri come un campanello d’allarme per altre località. Durante il summit erano presenti anche altri sindaci delle località costiere, tra cui Daniele Milano sindaco di Amalfi e Giuseppe Guida di Positano, tutti uniti nella ricerca di soluzioni pragmatiche. Ulteriori interventi si sono concentrati sull’equilibrio tra esigenze turistiche e vita residente, mirando a garantire un futuro sostenibile per questi luoghi iconici.