Dal 19 al 22 settembre, Capri ospita la quarta edizione di “CapriArt* – Arte come rivendicazione di genere“, un festival ricco di eventi che celebra l’arte e la cultura svedese attraverso una serie di performance e incontri. La rassegna, situata tra Villa San Michele e Villa Lysis, si propone di rivitalizzare storie e contribuiti di artisti storicamente dimenticati, legando il patrimonio culturale dell’isola all’impatto della cultura queer.
“CapriArt – Arte come rivendicazione di genere” ha avuto inizio nel 2021, con l’obiettivo di far emergere le figure storiche e artistiche che hanno preso parte alla vita culturale dell’isola di Capri. Il festival è frutto della direzione artistica di Mauro Gioia, il quale ha ricercato e selezionato opere che parlano della lotta per il riconoscimento di genere. L’ispirazione principale viene da Henry Wreford, un giornalista inglese che visse a Capri per molti anni, contribuendo al panorama culturale e politico dell’epoca.
Quest’anno il festival trae ispirazione dall’eredità svedese di Axel Munthe, il celebre medico che contribuì alla storia di Capri attraverso la costruzione di Villa San Michele. La scelta di focalizzarsi sulla Svezia permette di esplorare tematiche di libertà e identità di genere, legando l’isola ad un contesto europeo più ampio. L’obiettivo è non solo onorare la memoria degli artisti coinvolti, ma anche illuminare la cultura queer e le dinamiche di genere dell’epoca.
Il festival inizia il 19 settembre alle ore 19 con la performance di Anna Ammirati, che rappresenterà Anne Charlotte Leffler, una figura pionieristica nel femminismo svedese. Attraverso lo spettacolo “Napolitanska, fuga da un matrimonio“, Ammirati offrirà un’interpretazione intensa della lotta personale e artistica di Leffler, ben collegata alle sue amicizie e influenze. Questo evento è solo l’inizio di un lungo weekend dedicato all’arte e alla memoria.
Il 20 settembre, il festival prosegue con uno spettacolo che esplora l’intimità di Maria Antonietta, grazie a “Corrispondenze segrete“. L’attrice Cristina Donadio evoca la regina francese attraverso lettere scambiate con il conte Axel de Fersen, un pezzo di storia avvolto nel mistero. La performance sarà accompagnata dalla soprano queer Théa Bootz, che porterà il pubblico in un viaggio musicale barocco.
Il 21 settembre è previsto un evento a Capri, “Svenka promenadere“, che guiderà il pubblico attraverso le storie di coloro che hanno trovato rifugio sull’isola. Questa passeggiata letteraria culminerà con la rappresentazione di “Isole“, un’opera ispirata dallo scritto di August Strindberg. La guida sarà Melania Esposito, assessore alla Cultura del comune di Capri, che arricchirà l’esperienza con aneddoti storici e culturali.
La serata conclusiva del 22 settembre prevede la performance del duo franco-svedese Marie Modiano e Peter von Poehl, che presenteranno il lavoro “Capri – Ballad of The Spirits“. Seguirà l’omaggio di Lino Musella a “La città dolente” di Axel Munthe, completando un ciclo di esplorazione artistica che celebra la vita e il lutto in un contesto di bellezza naturale.
La manifestazione ha ricevuto il riconoscimento dal ministero della Cultura come festival beneficiario dei fondi nazionali per lo spettacolo dal vivo per il triennio 2022-2024. Questo riconoscimento sottolinea l’importanza di eventi culturali che propongono un’inclusione sociale e una riflessione approfondita sui diritti di genere.
Realizzato grazie alla collaborazione con il comune di Capri e sostenuto dall’UNAR, il festival si posiziona come un’importante piattaforma di riflessione e rivendicazione sui diritti e sulle identità di genere, nonché un’opportunità per promuovere la cultura locale e le storie dimenticate attraverso la creatività e l’arte. Villa Lysis, emblema di identità culturale fluida, fungerà da sfondo privilegiato per questa rassegna intrigante.
Le informazioni relative agli eventi sono disponibili sul sito ufficiale, dove è consigliata la prenotazione anticipata.