A pochi giorni dai festeggiamenti natalizi, il Caravaggio Futebol Clube ha scelto di affrontare il periodo di festa in modo inusuale e significativo. La squadra, che affonda le proprie radici nella cultura italiana ma si è sviluppata in Brasile, sta per esordire nel campionato di serie A dello stato di Santa Catarina. Questo rappresenta un traguardo importante per il club, fondato nel 1970, che si distingue per il suo legame con la comunità italiana, specialmente quella veneta. La scelta di un ritiro spirituale e pratico al seminario diocesano di Nostra Signora di Caravaggio riflette l’impegno della squadra per affrontare la nuova stagione con determinazione e devozione.
Le origini del Caravaggio Futebol Clube e il rapporto con l’Italia
Il Caravaggio Futebol Clube ha un nome che omaggia una delle figure artistiche più importanti del Rinascimento, Michelangelo Merisi, noto come Caravaggio. La città di Nova Veneza, dove ha sede la squadra, è stata fondata dall’imprenditore italiano Michele Napoli. Questa località era un tempo conosciuta come Nuova Venezia e ha accolto numerose comunità italiane, soprattutto venete e bergamasche. La scelta del nome Caravaggio non è casuale: riflette il profondo legame del club con la religione e la cultura italiana, evidenziato dal culto di Santa Maria del Fonte, una figura venerata dai bergamaschi.
Quest’attenzione ai valori culturali e religiosi ha contribuito a costruire un’identità forte per la squadra. I sostenitori del Caravaggio si identificano profondamente con le radici italiane del club, che risuonano con la storia della propria comunità . Ogni dettaglio, dal nome alla scelta di onorare la Madonna, parla dell’influenza dell’emigrazione italiana e del patrimonio culturale che caratterizza la regione.
Il ritiro al seminario per prepararsi alla stagione di serie A
In vista dell’imminente inizio del campionato, il Caravaggio Futebol Clube si è ritirato presso il seminario diocesano di Nostra Signora di Caravaggio. Questa scelta, voluta dalla dirigenza e dall’allenatore Luis Carlos Cruz, rappresenta un modo per amalgamare religione e sport. Il seminario non funge solo da luogo di riflessione, ma offre anche un campo di calcio dove i giocatori possono allenarsi. La presenza di sacerdoti come Don Joel Savi, Don Valmor Della Giustina e Don Mateus Réus dos Reis, che sono anche tifosi devoti, aggiunge un tocco di entusiasmo all’iniziativa.
Il ritiro durerà fino al 6 gennaio, un periodo durante il quale la squadra si concentrerà non solo sulla preparazione atletica, ma anche sulla ricerca di una connessione spirituale. Questa fusione di sport e fede potrebbe fornire ai giocatori la motivazione necessaria per affrontare la nuova sfida in serie A. La prima partita è fissata per il 15 gennaio all’Estadio da Montanha contro la Chapecoense, un match che segnerà l’inizio di un nuovo capitolo per il Caravaggio.
Gli obiettivi della squadra nella massima serie
Il Caravaggio Futebol Clube non si sta avventurando in serie A solo con l’idea di restare in categoria, ma punta a dimostrare il proprio valore sul campo. La squadra è consapevole delle difficoltà che il campionato comporterà . La salvezza sarà assolutamente una priorità , ma la dirigenza e i giocatori mirano anche a trascorrere una stagione rispettabile, guadagnando punti preziosi e costruendo fiducia tra tifosi e appassionati.
L’approccio rigoroso e la preparazione attraverso il ritiro evidenziano la serietà con cui la squadra si sta preparando. Le preghiere che saranno rivolte nel corso di questo periodo potrebbero rivelarsi utili, considerando il viaggio intrapreso dal Caravaggio dal passaggio al professionismo nel 2020 e le successive promozioni. Ogni successivo traguardo sarà da dedicare alla memoria di Michelangelo Merisi, simbolo di una lotta costante per l’arte e la bellezza nella vita di tutti i giorni.
Con l’impegno e la determinazione, il Caravaggio Futebol Clube si appresta così a vivere una nuova avventura nello sport, mantenendo salde le proprie radici culturali e religiose.