L’argomento della morte cardiaca improvvisa nei giovani sportivi è al centro di un importante simposio che si terrà il 28 gennaio presso l’Ambasciata d’Italia a Londra. Questo evento riunirà esperti italiani e britannici per discutere i programmi di screening e le best practices in materia di prevenzione. La giornata di studi si propone di analizzare i modelli esistenti, evidenziare i successi del sistema italiano e favorire lo scambio di know-how tra i due Paesi.
Un’opportunità di confronto tra Italia e Regno Unito
Il simposio, intitolato “Italy and UK pre-participation screening programme from elite to amateur: a common effort to prevent sudden cardiac death in the young“, è co-organizzato dall’Ambasciata d’Italia e dalla Federazione Medico Sportiva Italiana . Grazie alla collaborazione di Lord Polak, membro della Camera dei Lords, l’evento si preannuncia come un’importante occasione per risultati concreti nel campo della medicina dello sport.
A partire dalle 9:00, i partecipanti potranno registrarsi, mentre le presentazioni e i dibattiti cominceranno alle 9:30 e termineranno alle 12:30, includendo una sessione di domande e risposte finale. L’incontro si inserisce nel più ampio contesto del Memorandum of Understanding firmato nel 2023, che promuove una collaborazione bilaterale tra Italia e Regno Unito, rendendo l’approccio italiano un punto di riferimento nel settore sanitario.
Il modello italiano di medicina dello sport e la sua efficacia
L’onorevole Maurizio Casasco, presidente della FMSI, sottolinea l’importanza del modello italiano di screening sportivo. La FMSI, unica società scientifica di medicina dello sport in Italia, ha messo in atto leggi nazionali e protocolli specifici che hanno ridotto significativamente le morti improvvise nel mondo dello sport. Le statistiche parlano chiaro: in Italia il tasso di decessi è di 1 su 1 milione e mezzo, rispetto a 1 su 100.000 in altri Paesi.
La certificazione di idoneità alla pratica sportiva, secondo Casasco, ha un valore cruciale non solo per la prevenzione di malattie cardiovascolari e oncologiche, ma anche per identificare fattori di rischio e patologie minori. Questo approccio non solo migliora la salute e la qualità della vita dei singoli atleti, ma porta anche a un risparmio significativo per il Servizio Sanitario Nazionale e per i sistemi assicurativi.
L’importanza della collaborazione internazionale
L’ambasciatore italiano a Londra, Inigo Lambertini, ha espresso la sua soddisfazione per l’organizzazione dell’evento, sottolineando l’importanza della cooperazione tra Italia e Regno Unito nel campo della salute. “Sono orgoglioso che l’Ambasciata d’Italia ospiti il simposio”, ha dichiarato Lambertini. Il suo intervento mette in evidenza il riconoscimento del modello italiano da parte del sistema sanitario britannico, aprendo la strada a future collaborazioni e a un dialogo costante tra le due nazioni.
Il simposio rappresenta non solo un’opportunità per il confronto accademico, ma anche per sviluppare strategie comuni e condividere esperienze pratiche che possano avere un impatto concreto nella prevenzione della morte cardiaca improvvisa tra i giovani atleti.