La recente intervista di Carlo Verdone a Salvatore Isaia di Radio CRC ha messo in luce il percorso dell’attore romano, segnato da evoluzioni professionali e sentimenti legati alle sue radici. Con l’uscita della terza stagione di “Vita da Carlo”, Verdone riflette su come la pandemia abbia avviato un cambiamento significativo nella sua carriera, portandolo dall’arte cinematografica alle serie TV. L’artista condivide anche il suo rapporto con il pubblico e i legami con la città di Napoli e l’amico Massimo Troisi.
Durante l’intervista, Verdone ha rivelato come la pandemia di Covid-19 abbia catalizzato la sua transizione dalla prolifica carriera di cineasta al mondo delle serie televisive. “Avevo un film pronto per il lancio, ma la pandemia ha stravolto i piani”, spiega. Il film, intitolato “Si vive una volta sola”, ha visto una prematura interruzione delle anteprime, portando a una fase di riflessione e depressione nel suo percorso artistico. “Il produttore ha trovato un accordo con Prime Video, e così è iniziata la mia avventura nel serial”, aggiunge.
La prima stagione di “Vita da Carlo” ha riscosso successi, portando alla creazione di ulteriori stagioni con Paramount Plus. Verdone ha mostrato una certa apertura verso questo nuovo contesto, pur riconoscendo che il mondo delle serie TV è qualcosa di diverso dal cinema tradizionale. “Definire la serie come cinema è complicato, spesso ci sono vari registi coinvolti. Ho collaborato strettamente con Valerio Vestoso, con il quale abbiamo diviso le responsabilità della produzione”, dice, evidenziando l’importanza della collaborazione in questo nuovo formato. Per la terza stagione, Verdone ha dovuto affrontare la sfida di apprendere 300 pagine di copione, il che ha reso il lavoro ancora più intenso. “È una sfida, ma sono molto soddisfatto del lavoro svolto”, afferma con un tono di soddisfazione.
Carlo Verdone ha parlato anche del cambiamento nel suo rapporto con il pubblico, particolarmente evidente nel contesto di una serie TV. “All’inizio, mi piaceva visitare le sale cinematografiche e percepire l’atmosfera, capire le reazioni del pubblico in tempo reale”, ha spiegato. Con l’avvento delle serie, il feedback è diventato più indiretto; ora deve riporre fiducia nei commenti delle persone che incontra per strada. “Questo scambio di opinioni ti permette di comprendere se il tuo lavoro risuona con il pubblico. È un altro modo di comunicare”, ha detto Verdone, sottolineando l’importanza delle interazioni quotidiane.
Nella terza stagione di “Vita da Carlo”, il protagonista affronta nuovi sviluppi narrativi, assumendo il ruolo di direttore artistico del Festival di Sanremo. Sebbene non sia stata un’idea originariamente sua, Verdone ha accettato la sfida con entusiasmo. “Per dare il massimo come attore, ho bisogno di trovarmi in situazioni complicate”, ha affermato, rivelando come la serie esplori dinamiche divertenti e complesse legate al mondo musicale italiano. Con l’entrata in scena della co-conduttrice Ema Stokholma, l’atmosfera si preannuncia frizzante e originale. “L’abbiamo caratterizzata come un personaggio un po’ svampito e distratto, portando un’energia nuova al festival”, ha commentato.
Oltre al suo percorso professionale, Verdone ha condiviso il suo affetto per Napoli, città che visita frequentemente e dove ha molti amici. “Ogni volta che vengo a Napoli, è un’esperienza piacevole”, ha dichiarato, esprimendo la sua ammirazione per il calore e la cordialità della popolazione. “Il legame che ho con Napoli è speciale, e ritornare qui è sempre un grande piacere”, ha affermato.
Durante l’intervista, Verdone ha anche ricordato la sua amicizia con Massimo Troisi, un gigante del cinema italiano. “Ci siamo conosciuti a Torino e abbiamo sviluppato un legame basato sulla stima reciproca”, ha rivelato. La loro amicizia è stata unica, priva di opportunismi professionali. “Anche quando non eravamo coinvolti in progetti insieme, sentivamo di condividere un legame autentico. Troisi era un attore straordinario, con…” La sua legacy continua a vivere nel cuore e nella mente di Verdone, che lo ricorda con affetto.
Con il lancio della terza stagione di “Vita da Carlo”, Carlo Verdone si prepara per un nuovo capitolo, ricco di sfide e opportunità, portando avanti la sua eredità artistica e la sua passione per il racconto attraverso il piccolo schermo.