L’ex consigliere regionale della Campania, Carmine De Pascale, ha dichiarato la sua soddisfazione dopo l’archiviazione della sua posizione in un’importante indagine. Con una carriera militare di oltre quarant’anni e un servizio attivo in ruoli di rilievo sia in Italia che all’estero, De Pascale torna a parlare del suo impegno per i cittadini e il suo operato politico, sottolineando il valore della fiducia nella giustizia.
Carmine De Pascale, originario di Mercato San Severino in provincia di Salerno, ha dedicato una vita al servizio del paese. La sua carriera nell’Esercito Italiano è stata caratterizzata da un costante impegno e da ruoli di grande responsabilità. Raggiunto il grado di Generale di corpo d’armata, ha ricoperto numerosi incarichi di comando, distinguendosi in importanti missioni, sia nazionali che internazionali, come quella in Iraq durante l’operazione Antica Babilonia.
Il legame con la sua terra d’origine ha spinto De Pascale a entrare nel mondo politico, guadagnandosi il seggio in Regione nel 2015. Qui, ha cercato di trasferire l’approccio pragmatico e il senso del dovere appresi durante il suo lungo servizio militare a favore della comunità campana.
Carmine De Pascale è stato coinvolto in un’inchiesta su presunti traffico di influenze, relativa alla sua attività come consigliere regionale, in un’indagine focalizzata su Torre Annunziata. Le accuse risalivano a fatti del 2020, ma la posizione di De Pascale è stata archiviata dopo quattro anni di indagini. Questa notizia, giunta come una liberazione per l’ex generale, ha evidenziato l’importanza della fiducia nella magistratura e nella legalità.
Durante il periodo di indagine, De Pascale ha sempre mantenuto la calma, sicuro della correttezza del suo operato e grato a chi ha continuato a sostenerlo. Questo episodio ha messo in luce la delicatezza delle situazioni che i funzionari pubblici devono affrontare, dove anche la semplice ombra di un’accusa può pesare non poco sulla carriera e sull’immagine di una persona.
Nel suo ruolo di consigliere regionale, De Pascale ha fatto della protezione delle categorie più vulnerabili e del miglioramento della sicurezza nel territorio le sue principali priorità. Tra le sue numerose iniziative, si segnala la creazione del ‘Premio Nassirya’, un riconoscimento dedicato agli operatori delle forze dell’ordine impegnati nella lotta contro la criminalità.
In aggiunta, ha promosso leggi regionali per la tutela degli animali di affezione e ha sostenuto l’istituzione di fondi per le vittime innocenti della criminalità, cercando di dare voce a chi frequentemente si trova in una posizione di svantaggio. Queste proposte hanno dimostrato un impegno sincero verso il miglioramento della società e la difesa dei diritti dei cittadini.
L’archiviazione delle accuse nei confronti di Carmine De Pascale non rappresenta soltanto la fine di un capitolo difficile, ma segna anche un nuovo inizio. Dopo aver vissuto momenti di tensione e incertezza, ora il generale può concentrarsi nuovamente sulla sua missione di servizio pubblico. La sua carriera storica nell’Esercito e la successiva esperienza politica lo pongono in una posizione unica per contribuire al futuro della Campania, un territorio che ha bisogno di leader dedicati e motivati.
L’esperienza di Carmine De Pascale dimostra quanto la giustizia e la pazienza possano giocare un ruolo cruciale nel corso della vita di un politico, fornendo una lezione sull’importanza della trasparenza e del sostegno reciproco nei momenti difficili. La sua resilienza potrebbe servire da esempio per molti, in un’epoca in cui la fiducia nelle istituzioni è spesso messa alla prova.