
Carmine Gallo, ex superpoliziotto, è morto nel 2025 per infarto: l'autopsia conferma che le cause sono naturali
Decesso di Carmine Gallo: Un colpo per le forze dell’ordine
Carmine Gallo, ex superpoliziotto di fama, è morto a causa di un infarto nella sua abitazione a Garbagnate Milanese. La notizia, giunta domenica mattina, ha scosso profondamente non solo la comunità locale, ma anche il mondo delle forze dell’ordine, data la sua carriera di investigatore di alto profilo. Gallo, 66 anni, si trovava agli arresti domiciliari dal 25 ottobre nell’ambito di un’inchiesta su presunti spionaggi condotti dalla società Equalize.
Risultati dell’autopsia e indagini in corso
I primi risultati dell’autopsia, effettuata oggi, confermano che il decesso sembra essere avvenuto per cause naturali, senza segni di violenza sul corpo. Tuttavia, per eliminare ogni dubbio, la Procura di Milano ha richiesto ulteriori esami tossicologici. I risultati di queste analisi richiederanno tempo, mentre la relazione finale del medico legale è attesa nei prossimi due mesi. L’inchiesta è coordinata dal procuratore Marcello Viola e dalla pm Giancarla Serafini, con il supporto dei carabinieri del Nucleo investigativo di Milano.
Il ruolo di Gallo nell’inchiesta di spionaggio
Gallo era attivamente coinvolto nell’indagine su una presunta rete di spionaggio, avendo iniziato a collaborare con le autorità. La sua testimonianza, raccolta in tre verbali a partire da dicembre, ha rivelato dettagli su accessi abusivi a banche dati e il pagamento di funzionari infedeli. Nonostante ciò, ha sempre negato di essere il leader di un sistema di dossieraggi illegali. Le sue dichiarazioni hanno portato alla luce nuovi nomi, inclusi esponenti di spicco nel mondo imprenditoriale e politico, sollevando interrogativi sui legami con apparati di intelligence.
Ascolti e indagini della Procura di Roma
Nel frattempo, la Procura di Roma ha ascoltato Leonardo Maria Del Vecchio, figlio del fondatore di Luxottica, come persona offesa per i dossieraggi subiti. Del Vecchio ha espresso fiducia nella giustizia affinché vengano perseguiti i responsabili dei reati che lo hanno danneggiato. Le indagini hanno rivelato che la cosiddetta “Squadra Fiore”, coinvolta nello spionaggio, comprendeva anche ex membri delle forze di polizia operanti in un appartamento nel nord-est di Roma.
Preoccupazioni post-morte e funerali
La morte di Gallo, considerando la sua posizione delicata nell’inchiesta e il suo passato di poliziotto, ha suscitato preoccupazioni tra gli inquirenti. Attualmente, la causa del decesso appare naturale, ma il pm Francesco De Tommasi ha ordinato il sequestro di dispositivi elettronici, tra cui il telefono di Gallo e quello della moglie, oltre a un computer e alcuni farmaci. I funerali dell’ex commissario capo, che ha dedicato la sua carriera a indagini su omicidi e sequestri, si svolgeranno venerdì pomeriggio a Garbagnate Milanese, nella chiesa dei santi Eusebio e Maccabei.