Le cartelle esattoriali sono utili allo Stato per riscuotere delle somme da parte di cittadini in debito o inadempienti. E se si smarriscono?
Quando si parla di debiti, si fa spesso ricorso alle cartelle esattoriali, documenti ufficiali emessi dall’Agenzia delle Entrate per informare i contribuenti dell’esistenza di debiti nei confronti dello Stato o di altri enti pubblici.
Servono a richiedere il pagamento di somme dovute, come imposte, multe o contributi previdenziali non versati.
In caso di mancato pagamento del debito, costituiscono un atto esecutivo, che consente l’avvio di procedure di recupero forzose come pignoramenti o ipoteche.
Abbiamo avuto modo di intendere quindi quanto siano fondamentali. E se si smarriscono?
Cosa succede se smarrisci la tua cartella
In caso di smarrimento o deterioramento di una cartella esattoriale, è possibile richiedere una copia presso l’Agenzia delle Entrate Riscossione (ADER) seguendo le procedure stabilite. Sebbene il pagamento possa essere effettuato anche senza il documento cartaceo, il possesso della cartella facilita la gestione dei debiti fiscali. È possibile verificare la propria situazione debitoria personale online accedendo al portale dell’ADER utilizzando le credenziali appropriate (SPID, CIE o CNS). Attraverso tale piattaforma, si possono visualizzare tutte le cartelle esattoriali emesse e non saldate, con la possibilità di effettuare pagamenti direttamente online.
Se si desidera ottenere una copia della cartella esattoriale, è possibile procedere di persona presso un ufficio territoriale dell’ADER, previa prenotazione di un appuntamento. In alternativa, è disponibile la procedura online mediante la compilazione del modulo RD1, nel quale sono richiesti i dati personali, l’indirizzo PEC e l’indicazione del documento richiesto. Tale modulo può essere trasmesso tramite PEC, e-mail o consegnato direttamente allo sportello. La copia della cartella sarà quindi ricevuta via PEC o disponibile per il ritiro presso l’ufficio indicato.
Quali modelli compilare
Per coloro che non dispongono di un indirizzo PEC, è possibile utilizzare il modello AD1, previsto dalla legge 241/1990 per l’accesso ai documenti amministrativi. Questo modulo richiede, oltre ai dati personali e la specifica dei documenti desiderati, la presentazione di una motivazione che dimostri un interesse diretto e giuridicamente rilevante per ottenere l’accesso agli atti. Il modello può essere inviato tramite PEC, posta raccomandata o presentato presso gli sportelli dell’ADER. In entrambe le circostanze, è necessario allegare una copia del documento d’identità.
Nel caso in cui la scadenza di pagamento sia imminente, il pagamento online rappresenta un’opzione rapida. Sebbene non sia possibile scaricare la cartella, è possibile ottenere la ricevuta di pagamento. Tuttavia, per una gestione completa e documentata, risulta consigliabile richiedere una copia del documento cartaceo o digitale seguendo le modalità sopra descritte. La richiesta può essere effettuata dal contribuente stesso, da un rappresentante legale o da un curatore, in funzione della natura del rapporto con l’immobile o del debito.