L’evento dedicato alla nutrizione clinica e all’oncologia integrata si è tenuto a Caserta il 23 e 24 novembre, presso l’hotel Belvedere. Durante questa due giorni di studi, esperti del settore hanno affrontato temi cruciali relativi all’impatto della nutrizione sulla salute, con un focus particolare sulla relazione tra genetica, metabolismo e fattori ambientali. I partecipanti hanno discusso le potenzialità di cibi specifici, come i grani antichi, le alghe e la frutta e verdura autoctona, nel contrastare sostanze tossiche e nella prevenzione di malattie gravi, tra cui il cancro. L’evento è stato organizzato dalla DDClinic Foundation, coadiuvata dalla Fondazione Italiana Biologi e altre istituzioni del settore biologico e nutrizionale.
La comprensione dell’importanza della nutrizione nel contesto della salute pubblica è stata al centro dei dibattiti. Il presidente della Federazione Nazionale Ordine dei Biologi, Vincenzo D’Anna, ha sottolineato la connessione tra genetica, metabolismo e alimentazione, evidenziando come il micro inquinamento ambientale possa essere correlato all’insorgenza di patologie gravi, inclusi allergie e tumori. La presenza di nano particelle, invisibili a occhio nudo e diffuse in specifiche aree, è stata identificata come un fattore di rischio significativo. D’Anna ha avvertito che la ricerca approfondita sulle interrelazioni tra alimentazione e ambiente è essenziale per individuare alimenti con proprietà ‘detossificanti’, in grado di supportare la salute umana.
Durante il congresso, sono stati identificati alimenti specifici che possono contribuire a questa detossificazione. Tra questi, i grani antichi, noti per il loro alto contenuto di selenio, sono stati citati come efficaci nel contrastare gli agenti tossici. Allo stesso modo, le alghe, classificate come depuranti, e ortaggi coltivati in terreni autoctoni, sono stati evidenziati per la loro capacità di ridurre l’assorbimento di contaminanti nel corpo. Questi cibi non solo apportano nutrienti vitali, ma possono anche migliorare il benessere e la salute generale dell’individuo.
Un altro tema di grande rilevanza emerso durante il congresso riguarda i metalli pesanti presenti negli alimenti. Andrea Del Buono, presidente della DDClinic Foundation, ha mostrato preoccupazione riguardo all’influenza di queste sostanze nocive sulla salute umana. La sua analisi ha portato a comprendere come i metalli pesanti possano infiammare i processi metabolici e predisporre gli individui a una serie di patologie. Del Buono ha descritto il DNA umano come un “spartito musicale”, dove l’esposizione a sostanze tossiche può attivare “interruttori” che compromettono il benessere generale.
Il congresso ha avuto un’ampia partecipazione, con oltre 250 iscritti, evidenziando l’interesse crescente verso la relazione tra nutrizione e salute. Questo evento ha rappresentato una piattaforma fondamentale per la condivisione di conoscenze, esperienze e ricerche innovative in un campo in continua evoluzione. L’importanza di educare i cittadini sui benefici di una dieta consapevole e sulle pratiche di alimentazione salutari è emersa come un imperativo per tutelare la salute pubblica. L’approfondimento dei temi trattati nel congresso potrebbe fungere da catalizzatore per ulteriori studi e collaborazioni nel campo della nutrizione clinica e dell’oncologia integrata, con l’obiettivo di promuovere una maggiore consapevolezza e informazione sui rischi legati all’alimentazione e all’ambiente.