Casoria: il sindaco annuncia fondi per il parco di Terranostra, la comunità chiede una riapertura immediata

La questione del parco di Terranostra a Casoria sta sollevando un acceso dibattito tra l’amministrazione comunale e la comunità locale. Il sindaco Raffaele Bene ha fatto recentemente dichiarazioni sui nuovi fondi destinati alla rigenerazione dello spazio verde, ma la Comunità di Terranostra Occupata, che ha a cuore la salvaguardia del parco, sta sollecitando una riapertura immediata. Scopriamo di più sulle dinamiche in corso e sulle aspettative degli abitanti.

La posizione del sindaco: fondi e scuse

Durante un’intervista, il sindaco Raffaele Bene ha rivelato l’assegnazione di nuovi fondi per il progetto di riqualificazione del parco di Terranostra, un polmone verde fondamentale per la cittadinanza casoriana. Lunghi tempi burocratici e ritardi nei lavori di completamento hanno costretto la comunità a vivere l’assenza dello spazio verde per troppo tempo. Bene ha inoltre espresso le sue scuse per le lungaggini, sottolineando l’impegno dell’amministrazione nel voler restituire alla città un’area utilizzabile e fruibile. Ma queste promesse sono sufficienti?

La comunità di Terranostra Occupata non sembra convinta delle tempistiche. Rosa De Martino, rappresentante del gruppo, ha sottolineato che i lavori di rifinitura sono praticamente completati e che ora è necessaria una volontà politica per accelerare la riapertura del parco. “L’attesa dei nuovi fondi non deve impedire di aprire i cancelli di Terranostra”, ha dichiarato De Martino, ponendo l’accento sull’urgenza di restituire vita allo spazio e rendere disponibile quello che rappresenta non solo un luogo di svago, ma anche un centro di aggregazione sociale.

Le richieste della comunità di Terranostra Occupata

La Comunità di Terranostra Occupata ha un duplice obiettivo: preservare il verde pubblico e fornire opportunità di socializzazione e attività ludiche. I membri del gruppo sono molto preoccupati per le condizioni delicate in cui versa il parco, soprattutto con l’arrivo dell’estate torrida. L’assenza di cure e manutenzione potrebbe compromettere la vegetazione, con il rischio di un danno irreparabile per l’ecosistema locale.

Rosa De Martino ha espresso che l’apertura del parco non è solo un fattore di svago, ma una necessità per il bene della comunità. “Non possiamo permettere che i nostri concittadini trascorrano un’altra estate senza spazi verdi, in un contesto che già di per sé è difficile”, ha affermato. La comunità ha anche proposto di utilizzare questo momento per rafforzare la collaborazione con l’amministrazione e il Dipartimento di Architettura della Federico II, per progettare insieme nuove aree e la gestione del parco.

Il messaggio chiaro è che la riapertura di Terranostra è vista come un passo verso il bene comune, ma è richiesta un’accelerazione reale nei tempi di attuazione delle decisioni. I membri della comunità dichiarano di essere pronti ad attivarsi da subito per lavorare in sinergia con le autorità locali, un segnale positivo di impegno e collaborazione.

Un futuro partecipato: la visione della comunità

L’approccio della Comunità di Terranostra Occupata si fonda sulla creazione di un progetto partecipato, dove i cittadini possano dare voce alle loro esigenze e contribuire attivamente alla rinascita del parco. Questo impegno viene portato avanti con la convinzione che la riapertura di Terranostra possa rappresentare molto più di un semplice evento, ma un’opportunità per rivitalizzare gradualmente il senso di comunità a Casoria.

Un parco aperto, vivente e frequentato è, secondo la comunità, un catalizzatore per attività sportive, culturali e ricreative. In un contesto urbano in cui il verde è sempre più compromesso, garantire l’accesso a uno spazio verde ben curato può fare la differenza nel migliorare la qualità della vita per tutti i cittadini. La sinergia tra la comunità e l’amministrazione, già in parte instaurata negli ultimi anni, rappresenta un’occasione preziosa per costruire un modello di gestione condivisa.

Rosa De Martino ha affermato che “aderire a questa logica di partecipazione è nell’interesse di tutta la città”, sottolineando che la comunità è pronta a proporre idee e iniziative per mantenere viva l’attenzione su Terranostra e garantire che il parco possa finalmente diventare un luogo di incontro, sport e cultura, un luogo dove i cittadini possano tornare a godere della bellezza e del benessere che uno spazio verde può offrire.

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Redazione