Casoria in movimento: il 2 ottobre manifestazione per i beni comuni in piazza Cirillo

Un’importante mobilitazione è prevista a Casoria il 2 ottobre 2024, con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità sui diritti ai beni comuni. Il presidio si terrà in piazza Cirillo, e sono attese importanti figure politiche, tra cui il Sindaco Bene. L’incontro è promosso dal movimento per i beni comuni casoriano, che si propone di dare voce a temi fondamentali legati a cultura, ambiente, e giustizia sociale. Con lo slogan “Vogliamo la terra… e pure le rose!”, l’evento invita tutti a partecipare attivamente a una riflessione politica di grande rilevanza.

un manifesto per la dignità e la giustizia

I beni comuni: una lotta condivisa

Negli ultimi anni, il movimento per i beni comuni ha lavorato incessantemente per connettere, sostenere e avanzare richieste in un contesto di indifferenza generale. I volontari vedono nei “beni comuni” la possibilità non solo di affermare diritti fondamentali ma anche di creare un futuro migliore per la comunità, attraverso la lotta per giustizia sociale e ambientale. Il loro obiettivo è difendere e promuovere un patrimonio che comprende la cultura, le relazioni e le conoscenze.

La storia di “Terranostra”, uno spazio simbolo per la comunità, rappresenta un faro di resistenza. Attraverso sette anni di occupazione e due ulteriori anni di impegno esterno, il movimento ha portato avanti battaglie non solo a livello locale, ma anche nazionale e globale, affinché venga garantito un futuro dignitoso per le generazioni a venire. Casoria, grazie al regolamento comunale che riconosce il diritto all’uso civico, può essere considerata un esempio da seguire, benché ci sia ancora molto da fare in termini di pratiche amministrative e coinvolgimento della comunità.

il richiamo al passato e la visione per il futuro

Il motto “Vogliamo la terra… e pure le rose” trae ispirazione da slogan storici che hanno denunciato l’ingiustizia sociale e lottato per diritti più ampi. La manifestazione non è solo una battaglia per il territorio, ma anche una richiesta di accesso a istruzione, lavoro e abitazioni dignitose. L’idea centrale è che sia necessaria una trasformazione profonda del tessuto sociale, in cui i beni comuni possano diventare realmente accessibili a tutti.

Le richieste del movimento includono azioni pratiche come la ri pubblicizzazione dell’acqua, la rivalutazione del lavoro e la creazione di spazi sociali nei vari quartieri. È quindi essenziale opporsi a speculazioni immobiliari e politiche che minacciano la qualità della vita in città, promuovendo invece una visione di comunità che parte da bisogni condivisi e diritti basilari.

una rete di solidarietà e attivismo

la costruzione di una comunità attiva

In questo contesto, la manifestazione del 2 ottobre non rappresenta un evento isolato, ma è parte di un percorso più ampio di costruzione di reti di solidarietà tra attivisti, cittadini e associazioni. Il movimento invita tutte le persone della zona nord di Napoli, e dell’intera città metropolitana, a unirsi in un’azione collettiva per rivendicare sia spazi materiali che immateriali.

Organizzarsi è fondamentale per affrontare le sfide odierne, creando un fronte unito contro guerre, sfruttamento e violenza. L’assemblea di mercoledì rappresenterà un momento importante di incontro, dove si discuterà anche di come opporsi a fenomeni come la camorra e la repressione dei più deboli.

un futuro di reciproca responsabilità

Il movimento per i beni comuni casoriano sottolinea l’importanza di costruire insieme una società inclusiva e giusta, dove ognuno deve contribuire alla missione di difendere gli spazi di vita e instaurare relazioni significative. A partire dalla manifestazione del 2 ottobre, emerge un forte incoraggiamento a combattere per una città più vivibile e per il riconoscimento di diritti di cittadinanza reali.

Una vera sfida collettiva è quindi all’orizzonte e il 2 ottobre sarà l’occasione perfetta per dare forza a questa lotta. È il momento di insistere per un cambiamento e di produrre azioni radicali e concrete che enfatizzino la centralità della comunità e della giustizia sociale.

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Redazione