Una notizia che ha lasciato sconcertata la comunità scolastica di Castellammare di Stabia: l’arresto di un’insegnante di sostegno dell’Istituto Comprensivo Catello-Salvati per presunti abusi sessuali su minori. Gli eventi stanno catalizzando l’attenzione di autorità e media, mentre si intensificano le indagini su una situazione che ha colpito nel segno anche diverse famiglie. Lina Cataldo, la vicepreside della scuola, offre il suo punto di vista e racconta come questi drammatici eventi stiano segnando la vita della scuola.
Circostanze dell’arresto e reazioni della dirigenza scolastica
La situazione ha preso una piega tragica il 12 novembre 2023, quando una nota disciplinare è stata scritta dalla docente per un alunno di 12 anni sorpreso a fumare. Questo ragazzo, in seguito, ha mostrato ai genitori e ai carabinieri una chat di gruppo soprannominata “La saletta”. I messaggi all’interno contenevano riferimenti sessuali e metodi di convocazione dei compagni. Da quel momento è iniziata un’indagine che ha portato all’arresto di una docente che aveva iniziato il suo incarico solo un mese prima, il 20 ottobre dello stesso anno.
Lina Cataldo, la vicepreside dell’istituto, ha sottolineato di essere rimasta sbalordita dai fatti. Come molti, non si era mai accorta di nulla di sospetto. Per lei, la professoressa non aveva inizialmente suscitato brutte impressioni durante la sua assunzione. La madre di uno degli alunni aveva addirittura richiesto la continuità didattica della docente, dimostrando così che il ragazzo e la sua famiglia sembravano soddisfatti della situazione.
Tuttavia, la dirigenza scolastica ha espresso disappunto per come alcuni genitori hanno gestito la comunicazione con la scuola. La vicepreside ha dichiarato che sarebbe stato preferibile un dialogo diretto. “Avremmo potuto affrontare la questione in modo diverso, senza generare un polverone mediatico,” ha affermato. Questo tipo di comunicazione avrebbe potuto evitare ulteriore stress per i ragazzi coinvolti.
Accertamenti interni e tutele per gli studenti
Mentre la procura prosegue con le indagini, la dirigenza scolastica ha avviato accertamenti interni. Queste indagini mirano a chiarire se qualcuno all’interno della scuola fosse a conoscenza dei comportamenti della docente. Lina Cataldo ha affermato che stanno ascoltando tutti i docenti coinvolti, cercando di identificare chi abbia eventualmente taciuto e chi invece avesse avvertito la docente arrestata di un possibile allerta.
La sicurezza e il benessere degli studenti sono al centro dell’attenzione della dirigenza. La vicepreside ha aggiunto che, una volta chiariti i fatti, verranno adottati provvedimenti disciplinari nei confronti di chi eventualmente non ha segnalato comportamenti sospetti. “I minori devono essere tutelati, soprattutto all’interno della scuola,” ha sottolineato, enfatizzando l’importanza di un ambiente sicuro e protettivo per tutti gli studenti.
La situazione è delicata e i ragazzi coinvolti stanno affrontando una fase di grande stress emotivo. “Dobbiamo lasciare in pace i ragazzi; ora serve solo tranquillità,” ha commentato la vicepreside, riflettendo sulla necessità di proteggere l’integrità emotiva degli alunni coinvolti in questa triste vicenda.
La comunità scolastica sotto shock
L’episodio ha sollevato un dibattito all’interno della comunità scolastica e tra i genitori. La fiducia nei confronti delle istituzioni educative potrebbe risentirne profondamente, e i dirigenti scolastici sono consapevoli di quanto sia importante ripristinare un senso di sicurezza. La dirigenza dell’Istituto Comprensivo Catello-Salvati è impegnata a garantire che gli studenti possano continuare il loro percorso educativo in un clima di rispetto e serenità.
Il ritorno alla normalità è fondamentale in questo frangente. La collega di lavoro e i genitori devono collaborare per ristabilire un ambiente scolastico positivo. Lina Cataldo spera che il dialogo tra scuola e famiglie possa rafforzarsi in futuro, così da prevenire simili eventi. La comunità scolastica è chiamata a lasciare alle spalle questo episodio drammatico e a lavorare insieme per il benessere degli studenti, garantendo che nulla comprometta la loro esperienza educativa.