Un momento significativo si è svolto a Castellammare di Stabia, dove il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha annunciato con grande entusiasmo la revoca del divieto di balneazione che ha interessato le acque al largo del lungomare per più di cinque decenni. Questa decisione non solo rappresenta un progresso notevole per la salute pubblica e la qualità della vita dei cittadini, ma segna anche l’inizio di un percorso di rilancio dell’economia locale, che si concentra sul turismo e sulle attrezzature balneari.
Il ritorno della balneabilità, come sottolineato da De Luca, è frutto di uno sforzo congiunto tra Regione Campania, Gori ed Ente Idrico Campano. Il presidente ha rimarcato l’importanza del progetto, che non si limita a Castellammare, ma si estende a tutto il Golfo di Napoli. “La spiaggia antistante la Villa Comunale è di nuovo accogliente per i bagnanti,” ha dichiarato De Luca, sotto l’occhio vigile di molti cittadini festanti.
L’iniziativa di bonifica e messa in sicurezza delle acque include la realizzazione di reti fognarie e il collettamento delle acque reflue, un’operazione che coinvolge diverse località tra cui Portici, Torre del Greco e Torre Annunziata. Con i lavori già in corso a Pimonte e Gragnano, De Luca ha descritto il progetto come un vero e proprio “miracolo” che rimodellerà la reputazione del Golfo, trasformandolo in uno dei luoghi balneabili più affascinanti d’Italia.
De Luca non ha esitato a esprimere la sua ambizione di rendere il Golfo “il più bello del mondo,” enfatizzando l’attrattiva unica della spiaggia di Castellammare, nota per la sua ampiezza. Questo progetto non si limita solamente a migliorare l’ambiente, ma intende anche stimolare l’economia legata al turismo marittimo, creando nuove opportunità di lavoro e incentivando la frequentazione delle spiagge.
L’orgoglio per il futuro turistico della zona è palpabile, con De Luca che incita i cittadini a “creare l’economia del mare,” un richiamo all’unità e alla collaborazione per il futuro dell’area vesuviana.
Durante l’evento, De Luca ha annunciato anche un altro progetto di grande importanza: la costruzione di un nuovo ospedale a Castellammare di Stabia, con un investimento di 180 milioni di euro. “Finalmente, dopo decenni di attese e promesse, possiamo dire di aver avviato un progetto concreto,” ha affermato il presidente. La Regione ha già acquisito un’area nelle Terme per 18 milioni di euro e sta lavorando alla progettazione del nuovo complesso ospedaliero.
Entro quattro mesi, sono previsti progressi significativi, con la conclusione del progetto da mettere a gara. De Luca ha fatto riferimento all’importanza di firmare l’Accordo di Coesione per garantire il finanziamento necessario anche per lavori di viabilità che miglioreranno i collegamenti, tra cui la strada di collegamento del Monte Faito.
La realizzazione della funivia del Monte Faito, inaugurata in precedenza, è stata segnalata come il primo esempio di riqualificazione della zona, rappresentando un simbolo di speranza e di rinascita. De Luca ha messo in risalto qui il lavoro instancabile della Regione, delle varie amministrazioni e delle associazioni coinvolte, senza le quali i risultati attuali non sarebbero stati possibili.
Non lontano da Castellammare, il presidente ha anticipato anche l’apertura, a Torre Annunziata, del più grande centro commerciale d’Italia, situato di fronte a Pompei. “Stiamo prevedendo anche la creazione di uno dei più grandi mercati dei fiori d’Europa,” ha dichiarato. Questi progetti promettono di attrarre turisti e imprese, contribuendo a un cambiamento significativo nella vita quotidiana della comunità locale.
Con l’arrivo di tali progetti, Castellammare di Stabia si sta preparando ad affrontare una nuova era di sviluppo, che combina attrattività turistica e un’adeguata gestione del territorio. L’aspettativa di attrattori turistici unici è alta e i piani in corso si concentrano sull’adeguatezza ambientale e sulla salute pubblica.
Nonostante l’entusiasmo per i nuovi sviluppi, permangono voci di scetticismo. La consigliera regionale d’opposizione, Marì Muscarà, ha richiamato attenzione su serie problematiche ambientali che possono minacciare il successo delle iniziative in corso. Le criticità legate alla gestione delle acque e all’inquinamento del bacino del Sarno rimangono punti cruciali da affrontare.
Muscarà ha evidenziato che, sebbene i dati forniti dall’ARPAC mostrino un miglioramento, è fondamentale continuare a lavorare per la rinascita dell’area, piuttosto che limitarsi a festeggiare traguardi raggiunti. Ha sottolineato l’importanza di garantire che la balneabilità delle acque e la sicurezza della salute dei cittadini siano sempre in primo piano, attraverso azioni concrete e non solo dichiarazioni di facciata.
Le associazioni locali, come la Rete a difesa del Sarno, collaborano per far emergere queste preoccupazioni e chiedono maggiore attenzione agli interventi di bonifica e pulizia che devono avvenire nel rispetto della salute pubblica.
Questa serie di eventi e iniziative testimonia non solo la rinascita di Castellammare di Stabia, ma anche i continui lavori per affrontare le criticità ambientali e sostenere lo sviluppo di un futuro prospero per il territorio.