La Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma dei Carabinieri, è stata celebrata in modo solenne nel Duomo di Nola, riunendo autorità civili e militari. La partecipazione di figure significative conferma l’importanza di questa ricorrenza, che non solo celebra la tradizione religiosa, ma rende anche omaggio a coloro che hanno sacrificato le loro vite per la sicurezza della patria. Questo evento, che avviene ogni anno il 21 novembre, assume un significato particolare poiché coincide con l’83° anniversario della Battaglia di Culqualber, un momento storico importante per le forze armate italiane.
La cerimonia è stata officiata da monsignor Francesco Marino, che ha guidato i partecipanti in preghiera, sottolineando il valore della fede e della devozione nella vita quotidiana degli uomini e delle donne in divisa. Il Duomo di Nola ha accolto un numero considerevole di rappresentanti delle forze dell’ordine, creando un ambiente che ha respirato unità e rispetto per il servizio prestato alla comunità. In prima fila si sono distinti il comandante della Compagnia di Nola, Capitano Edgard Pica, e diversi ufficiali provenienti da varie compagnie, quali Giugliano e Casoria. La loro presenza non solo ha ampliato il significato dell’evento, ma ha anche dimostrato l’importanza della collaborazione tra le diverse unità delle forze armate nella salvaguardia della legge e dell’ordine.
Durante la messa, il capitano Pica ha avuto l’occasione di ricordare l’importanza della Virgo Fidelis per l’Arma, evidenziando il senso di appartenenza e il valore di umanità e giustizia che essa incarna. Il rito ha assunto toni toccanti, invitando tutti a riflettere sul significato del servizio e del sacrificio. Questo momento di raccoglimento è stato un’opportunità per tutti i presenti di rinnovare il loro impegno nei confronti della comunità.
Il 21 novembre ha una doppia valenza: oltre a essere il giorno dedicato alla Virgo Fidelis, segna anche il ricordo del sacrificio degli uomini del 1° Battaglione Carabinieri e Zaptiè durante la Battaglia di Culqualber nel 1941. Questo conflitto, avvenuto in un contesto di guerre di liberazione e resistenza, segna una pagina significativa nella storia militare italiana. Durante la celebrazione, il capitano Pica ha ricordato dal pulpito le gesta eroiche di quei soldati, sottolineando l’importanza di mantenere viva la memoria storica.
In questa battaglia, il 1° Battaglione ha mostrato un coraggio esemplare affrontando sfide enormi, guadagnandosi così la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare da fissare sulla Bandiera dell’Arma. Il messaggio di onore e rispetto per i caduti è stato trasmesso chiaramente, sottolineando il dovere di ogni carabiniere di vigilare e proteggere il popolo italiano, ispirandosi all’esempio di quei valorosi combattenti.
Oltre alle autorità militari, l’evento ha visto la partecipazione attiva di numerosi soci e presidenti delle associazioni nazionali di carabinieri provenienti da diverse località, tra cui San Gennaro Vesuviano, Saviano e Pomigliano d’Arco. La loro presenza ha rafforzato il legame tra la comunità e le forze di polizia, ricordando a tutti l’importanza di unire le forze in nome della sicurezza e della legalità. Questi rapporti sono fondamentali per promuovere un ambiente di fiducia tra i cittadini e le istituzioni.
La celebrazione della Virgo Fidelis nel Duomo di Nola si è conclusa con un rinnovato spirito di coesione tra le varie forze dell’ordine e con un forte messaggio di determinazione nel continuare a servire e proteggere il territorio. La giornata ha rappresentato non solo un momento di celebrazione religiosa, ma anche un’importante occasione per riflettere sul lavoro svolto quotidianamente in nome della sicurezza collettiva.