Il 20 dicembre 1924 segna la scomparsa di Giuseppe Luigi Tommaso Jovinelli, una figura chiave nella storia del teatro italiano, soprattutto a Roma. Con una vita dedicata all’arte e alla cultura, Jovinelli ha influenzato profondamente il panorama teatrale, legando indissolubilmente il suo nome a quello del Teatro Jovinelli, famoso per aver lanciato artisti straordinari come Totò. A un secolo dalla sua morte, Caiazzo, la sua città natale, celebra il legame con questo grande impresario, un simbolo che continua a ispirare il festival nazionale a lui dedicato.
La vita di don Giuseppe Jovinelli: dagli inizi al successo
Giuseppe Jovinelli nacque il 22 marzo 1866 a Caiazzo, nella provincia di Caserta, durante un periodo di vivace fermento culturale in Italia. Fin da giovane, Jovinelli si mostrò attratto dal mondo dello spettacolo, un richiamo che lo portò a Napoli, dove frequentò i caffè-concerti, luoghi di incontro per artisti e appassionati. Il suo avvio nel settore avvenne attraverso un luna park itinerante; un modo originale per entrare in contatto con il pubblico e affinare le sue capacità imprenditoriali. Tuttavia, fu l’incontro con Roma a modificare il corso della sua vita. Dopo aver sposato nel 1891 Anna Caputo, con la quale ebbe una figlia, Teresa, si unì successivamente a Concetta Calabrese, con cui ebbe sette figli, portando una nuova dimensione alla sua vita personale e professionale.
Nel 1894, Jovinelli si trasferì a Roma, stabilendosi nel quartiere Esquilino. Qui si avvicinò al cuore pulsante della vita di spettacolo, costruendo i suoi primi teatri in legno che anticiparono il suo sogno più grande: la creazione del Teatro Jovinelli. Questo non fu solo un luogo di intrattenimento, ma un simbolo di un’epoca in cui il varietà coniugava arte popolare e cultura. La sua visione lo portò a iniziare i lavori per un teatro di prosa, originale e lussuoso, che sarebbe diventato un punto di riferimento per il panorama romano.
La costruzione del Teatro Jovinelli: un sogno che prende forma
La progettazione del Teatro Jovinelli iniziò nel 1903, in collaborazione con rispettati architetti come Pietro Chiodelli e Giacomo Radiconcini, tutti animati dalla volontà di creare un luogo che fosse tanto spettacolare quanto accogliente. I lavori partirono nel 1906 e ben presto il teatro iniziò a prender forma. Proprietà di un design unico in stile Liberty, il Teatro Jovinelli si distingue ancora oggi per il suo innovativo uso delle linee curve e degli spazi, che conferiscono all’edificio un’atmosfera calorosa e suggestiva.
L’inaugurazione avvenne il 3 marzo 1909, con uno spettacolo a cura di Raffaele Viviani che attirò l’attenzione della capitale e avrebbe consacrato Jovinelli come impresario di successo. Negli anni che seguirono, il teatro si trasformò in un vivace centro di varietà , ospitando artisti di ogni genere e diventando un luogo di riferimento per il divertimento romano. Le serate al Jovinelli erano un vero e proprio evento, con spettacolari performance che mescolavano musica, danza e apparizioni comiche. La capacità di Jovinelli di scoprire nuovi talenti era ineguagliabile; il suo teatro divenne un fucina di artisti straordinari, creando una tradizione che sarebbe continuata per decenni.
Totò e il Teatro Jovinelli: l’unione che ha segnato un’epoca
Uno dei momenti più significativi nella storia del Teatro Jovinelli è legato a Totò, il noto artista napoletano che ha rivoluzionato il teatro comico. Nel 1919, il giovane comico si esibì al Jovinelli per la prima volta, sostituendo un artista assente. Questo debutto segnò l’inizio di una collaborazione fruttuosa che avrebbe portato Totò a diventare una delle figure più iconiche della comicità italiana. Il suo stile unico, caratterizzato da espressioni fisiche e macchiette che esaltavano la sua abilità di imitatore, colpì il pubblico in modo profondo.
Jovinelli intuisce le potenzialità di Totò e lo scrittura, portandolo sulla cresta dell’onda grazie a spettacoli memorabili che lo resero famoso. Uno degli episodi più memorabili è legato a un falso incontro di pugilato che si trasformò in un imprevisto spettacolo comico, con Totò che, in un momento di esuberanza, colpì realmente un pugile sul palcoscenico. Questo episodio evidenziò l’abilità di Jovinelli nel mescolare spettacolo e imprevisto, mantenendo alta l’attenzione del pubblico. La collaborazione tra i due sarebbe rimasta nei cuori degli spettatori, sancendo una nuova era di comicità .
L’eredità di don Giuseppe Jovinelli: un nome che vive nel tempo
Don Giuseppe Jovinelli non è solo ricordato come un fulgido impresario, ma anche per il suo lato umano. Era noto per la sua generosità e per l’impegno sociale, organizzando eventi di beneficenza per i bisognosi, i non vedenti e gli orfani. Il suo passato personale, segnato da una temporanea perdita della vista, lo rendeva particolarmente sensibile verso le difficoltà degli altri. La sua morte, avvenuta prematuramente a soli 58 anni, ha lasciato un vuoto nel mondo del teatro.
Tuttavia, l’eredità di Jovinelli è sopravvissuta al tempo, rappresentata dai suoi figli e nipoti che hanno continuato a gestire il teatro dopo la sua morte. La storia del Teatro Jovinelli, che ha subito momenti difficili, è oggi segnata da un rinascita: la struttura ha ritrovato il suo posto nel panorama culturale nazionale. Questo ripristino ha contribuito a mantenere viva la memoria del grande impresario, celebrato non solo a Roma ma anche nella sua terra natale, Caiazzo, dove continuano a fiorire eventi in suo onore.